Una fine d'anno deludente nei Mercati

Consumi sotto le aspettative, calo dei prezzi in vista: il punto da Nord a Sud

Una fine d'anno deludente nei Mercati
Una chiusura d'anno sotto le aspettative, e per certi versi preoccupante, nei Mercati e Centri agroalimentari italiani. La speranza che le festività natalizie potessero rilanciare il mondo dell'ingrosso dopo mesi difficili, è stata in larga parte disattesa. Almeno finora. Ma l'impressione diffusa è che la situazione difficilmente migliorerà. Anzi.

"E' un mercato abbastanza attivo su alcuni prodotti, pur senza grandi entusiasmi, con lunghi momenti di pausa da parte degli acquirenti durante le ore di contrattazione, come a  voler aspettare un’ispirazione per trovare il modo di vendere quello che si ha intenzione di comprare", commenta da Milano il grossista Salvatore Musso. "La fase è densa di incertezze e sbagliare il quantitativo della merce da comprare, con i prezzi attuali abbastanza sostenuti, comporta il rischio, nel caso non si riesca a vendere tutto, di fare rimanenze, trovandosi magari il lunedì mattina con un prodotto stanco di 2-3 giorni". 


"In generale - aggiunge Musso - gli ortaggi stanno mantenendosi su prezzi piuttosto alti: è il caso di zucchine, peperoni, melanzane così come dei pomodori, sopratutto nelle varietà ciliegino e datterino... Anche i listini delle fragole sono sostenuti e le ciliegie, al momento, non si comprano a meno di 15 euro al chilo con punte di 21-22 euro per quelle più grosse".

"L'andamento è tutt'altro che brillante per quasi tutte le referenze, i consumi sono bassi - analizza da Firenze il responsabile dei grossisti Fedagro Aurelio Baccini - e l'impressione personale è che dalla prossima settimana i prezzi cominceranno a calare".

Dal Mof di Fondi Elio Paparello conferma: "Ci aspettavamo di vendere qualcosa di più, qualche esotico da sfizio, qualche prodotto particolare... Invece niente, quasi tutto sottotono. Vanno via un po' di carciofi, male invece gli agrumi con le clementine attorno o sotto l'euro e le arance in linea... Andamento lento anche per le mele". 

"Stamattina - ieri per chi legge ndr - pensavamo sarebbe stata una giornata di intenso lavoro, ma così non è stato", conclude Paparello. "Il canale dell'ingrosso rallenta mentre magari nei punti vendita della Gdo c'è il pienone per gli acquisti dell'ultima ora in vista del cenone del 24 e dei pranzi natalizi. E' preoccupante...".



Merce con il contagocce e prezzi alle stelle: al Mercato di Vittoria, "specchio" della situazione della fascia trasformata siciliana, continua la penuria di ortaggi. "Il pomodoro rosso viaggia tra 1,50 e 2,50 il chilo", fa presente il responsabile dei concessionario Giuseppe Zarba. "Listini ancora più spinti per Ciliegino da 2,00 a 2,50, Piccadilly da 2 a 2,40 e Datterino da 2,50 a 3 euro, mentre l'Ovetto verde si colloca tra 1,30 e 1,70 al chilo. La melanzana tonda veleggia tra 2,30 e 2,60, la violetta tra 2,50 e 3, per le zucchine servono da 2 a 2,40 euro al chilo. Attorno all'euro solo i cetrioli, mentre i peperoni gialli quotano tra 1,30 d 1,60 e i rossi un po' di più, tra 1,40 e 1,80. Il tutto, al netto dei costi di imballaggio".

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