«Con Perrina allunghiamo la stagione delle clementine»

Marco Eleuteri (Op Armonia) fa il punto sulla nuova varietà, attesa per il 2024

«Con Perrina allunghiamo la stagione delle clementine»
La stagione delle clementine italiane sta per allungarsi con Perrina, la nuova varietà selezionata dall’agronomo calabrese Francesco Perri, in fase sperimentale presso i terreni della Op Armonia di Battipaglia (Salerno), in collaborazione con il Crea-Ofa di Acireale. 
Il frutto si presenta simile alla clementina comune per forma e colore ma segue un periodo di maturazione completamente diverso: le clementine Perrina sono pronte per la raccolta nei mesi di gennaio e febbraio, colmando così il vuoto produttivo delle clementine italiane, finora sostituito dai frutti esteri come quelli spagnoli.

“Al momento dedichiamo alla sperimentazione di Perrina 20 ettari, che si estenderanno negli anni fino a 100 ettari – spiega a IFN Marco Eleuteri, ad Op Armonia – la prima campagna commerciale è prevista nel 2024 con volumi pari a 3-4 mila quintali, che si estenderanno negli anni fino a 35-40 mila quintali. E’ un prodotto completamente destagionalizzato: se la clementina comune arriva fino a dicembre o gennaio nelle zone più tardive, la Perrina sostituirà i prodotti esteri nei mesi di gennaio e febbraio”.


Marco Eleuteri

E continua: “Con Perrina possiamo allungare la campagna delle clementine italiane portandola a quattro mesi (novembre/febbraio) con un prodotto omogeneo, per gusto e aspetto, a quello a cui i nostri consumatori sono già abituati. Si tratta infatti di clementine e non di mandarini tardivi di ultima generazione, come quelli che importiamo dall’estero nei primi mesi dell’anno. Grazie alla forte identità italiana del prodotto, in futuro speriamo di poter affrontare anche i mercati di centro e nord Europa”. A sottolineare l’attesa del nuovo prodotto anche il servizio radiofonico di Radio Deejay (clicca qui per ascoltarlo).



Grazie alle sue caratteristiche identitarie e all’alto profilo gustativo, le quotazioni attese per Perrina saranno superiori a quelle di una clementina comune. Il canale di riferimento per questo prodotto sarà la Gdo italiana e, solo quando la campagna sarà a regime, potrà affrontare anche i mercati europei. 
Il valore aggiunto del prodotto sarà tutelato anche da un regolamento disciplinare, ora in fase di definizione. E’ invece già attivo il sito web dedicato (clicca qui per accedere) in cui sono elencate le caratteristiche distintive, le zone produttive (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) le informazioni su coltivazione, marchio e in futuro anche le aziende produttrici. “Vogliamo affidare la coltivazione di Perrina solo alle Op, realtà strutturate con lotti minimi di 50 ettari, e non faremo accordi con singoli agricoltori disaggregati”. La Perrina prodotta da Op Armonia sarà commercializzata dalla seconda metà di dicembre per la linea Premium “DolceClementina”.



Relativamente alla campagna delle clementine comuni, Eleuteri commenta: “Quest’anno abbiamo assistito a consumi stabili e la linea Dolce Clementina è cresciuta del 20%. In questa campagna supereremo i 2 milioni di cestini venduti di DolceClementina, mentre sulle linee non brandizzate i consumi appaiono stagnanti. Puntiamo molto sulla qualità e sulla scalarità del prodotto: abbiamo iniziato con la clementina comune della Calabria per poi spostarci nella zona tardiva del golfo di Taranto. In questo modo riusciamo anche a limitare i rischi conseguenti alla concentrazione della produzione in zone limitate. In ogni caso quest’anno il calo produttivo non è stato inferiore al 30%”.



Op Armonia continua ad investire nelle nuove varietà: “Abbiamo realizzato impianti di Tang Gold che maturano da febbraio, subito dopo la Perrina, in modo da allungare ancora di più la stagione agrumicola. Nel prossimo futuro contiamo di realizzare agrumi mandarino-simili easy pealer a polpa rossa per cui c’è un grande interesse internazionale”. Attualmente sono 3 gli ettari dedicati alla ricerca di nuovi ibridi per un migliaio di piante in totale, numero destinato a crescere nei prossimi anni. “L’obiettivo è riportare le clementine italiane nelle catene europee – conclude Eleuteri – ricordiamoci che un Paese che non fa ricerca, è un Paese che abdica al suo ruolo”.


Nella foto di apertura, le clementine Perrina maturate il 12 gennaio 2022: nella stessa data le clementine comune sono cadute per eccesso di maturazione.
Tutte le foto si riferiscono a frutti coltivati nello stesso ambiente produttivo (piante distanziate di 6 metri) senza l'utilizzo di trattamenti ritardanti.

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