Riscaldo superficiale? Ci pensa lo squalano

Riscaldo superficiale? Ci pensa lo squalano
Uno dei principali problemi del post-raccolta di mele e pere è il riscaldo superficiale, che è finito sotto i riflettori in Europa dopo il divieto dei prodotti alimentari con residui di difenilammina (DPA) ed etossichina.

Oggi, potrebbe esserci un'alternativa per le industrie di mele e pere, lo squalano, un olio a base vegetale con proprietà antiossidanti che mostra una forte attività anti-riscaldo
Il riscaldo superficiale è un disturbo caratterizzato da macchie marroni irregolari sulla buccia dei frutti, che diventano infossate e si espandono nel tempo. I fattori coinvolti sono vari: la varietà, il meteo stagionale, la raccolta e anche le condizioni di conservazione e raffreddamento.

Le prove del prodotto sono state effettuate su pere Triumph e Anjou di Packham, su mele Granny Smith, Fuji e Red Delicious in Cile e a Washington, a partire dal 2019. Il tutto è iniziato all'Università di Talca in Cile, ma il bisogno di un'alternativa è diffuso in molti Paesi. Alcuni produttori esteri utilizzano degli antiossidanti sintetici, questi prodotti sono però vietati in Europa, dove sono disponibili tecniche di atmosfera controllata dinamica e di gestione della catena del freddo. Queste tecnologie non sono però disponibili in Sud America, per questo è iniziata la ricerca di alternative, anche per poter esportare i propri prodotti verso i mercati europei.


I primi studi furono fatti sullo squalene da Eric Curry, nel 1990, e dimostrarono l'efficacia di questa sostanza. Ma, ieri come oggi, era possibile ricavarlo solo dall'olio di fegato di squalo, da qui il nome. L'opzione non era sostenibile. Nonostante molti animali e piante lo producano, non si sono trovate alternative valide.

Lo squalano è arrivato per errore. Facendo un ordine di squalene da usare nelle ricerche, è stato ordinato dello squalano, i risultati sono stati buoni su mele e pere, inoltre, questo prodotto è un derivato dell'olio di oliva. Inizialmente lo squalano ha provocato fitotossicità, ma poi ne è stata modificata la formulazione per adattarlo alla frutta. I risultati migliori si sono ottenuti su pere Triumph, con efficacia superiore all'80%, e pere Anjou, superiore al 90%. La proprietà intellettuale del prodotto è stata recentemente concessa in licenza da AgroFresh.

fonte: AgroFresh