Mele e pere, il punto sui decumuli in Europa

Due scenari diversi per questi frutti: i dati Wapa

Mele e pere, il punto sui decumuli in Europa
Il 2022 si apre con uno stock europeo di mele in aumento del 5,1% rispetto al 1 gennaio 2021. E' quanto emerge dall'ultimo report di Wapa, la World Apple and Pear Association, che ogni mese raccoglie i dati dal Vecchio Continenti e dagli Stati Uniti.

Per l'Italia, come aveva già comunicato Assomela (clicca qui per leggere la notizia),  le vendite nel mese di dicembre hanno fatto segnare un buon andamento tendenzialmente positivo per tutte le varietà, a 158.960 tonnellate, superiore di poco alla quota venduta lo scorso anno ed in linea con le stagioni precedenti. Le giacenze al primo gennaio di mele da tavola si riducono a quota 1.198.597, tra le più basse registrate negli ultimi anni, complice, tuttavia, anche la minore disponibilità di mele destinate al mercato fresco rispetto alle stagioni precedenti.

Ma come si posizionano gli altri Paesi europei? Partiamo dalla Polonia, che ha ancora in pancia 1.382.000 tonnellate di mele da vendere (+1,2% sul 2021), seguita dalla Francia con 597.191 ton (+4,7%) e dalla Germania con 313.974 (+ 6,6%).



L'aumento dello stock comunitario, spiega Wapa, è stato trainato principalmente da Golden Delicious (+19,5% rispetto al 2021), Jonagold (+15,8%) e Gala (+15,7%), che hanno compensato il calo di diverse varietà, in particolare Granny Smith (-12,5%) e Cripps Pink (-11%).

Sulla Golden Delicious in Italia si riscontra qualche difficoltà nel collocare i calibri più piccoli, mentre si registrano buone performance per la Gala e per la Red Delicious, con giacenze tra le più basse degli ultimi anni. La Fuji, invece, ha un mercato più lento.

Uno sguardo anche agli stock di pere aggiornati al 1 gennaio, che secondo i dati Wapa si sono attestati a 661.587 tonnellate, il 18,2% in meno rispetto al volume del 2021, principalmente a causa del forte calo in Italia. Le scorte nazionali sono pari a 38.163 tonnellate a fronte delle 197.716 del Beglio e delle 193.000 dei Paesi Bassi.



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