Puntarella molfettese, un prodotto servizio

De Ruvo, presidente dell'associazione: «A breve il marchio Igp»

Puntarella molfettese, un prodotto servizio
La puntarella è la cicoria tipica di Molfetta, dove da un paio di anni è nata l’associazione ad hoc che raggruppa i produttori locali presieduta da Mauro Giuseppe De Ruvo. La produzione totale dell'Associazione per la tutela e valorizzazione della Cicoria Puntarella Molfettese, questo il suo nome, è di circa 600 quintali ad ettaro per 500 ettari. L'obiettivo è quello di costituire un consorzio per ottenere il marchio Igp che consenta di tutelare il prodotto. 



“Un percorso – sottolinea a IFN De Ruvo – che è stato rallentato a causa dell’emergenza sanitaria, ma nel giro di pochi mesi, entro la fine di aprile, dovremmo essere in grado di produrre tutta la documentazione necessaria da presentare al Ministero delle Politiche Agricole. Nel frattempo, possiamo vendere le nostre puntarelle con il marchio che attesta che siamo in attesa di certificazione.”



Le vendite stanno andando bene perché c’è stata carenza di prodotto. “I prezzi – riporta il presidente - sono sicuramente più alti rispetto alla media perché l’umidità di ottobre ha rovinato intere piantagioni quindi ci siamo attestati attorno dagli 80 centesimi al kg in su”. Una volta raccolta, la puntarella molfettese viene lavorata e venduta come IV gamma alla Gdo del nord Italia. “È un prodotto più costoso e innovativo che prenderà sempre più piede. Le nostre puntarelle sono presenti anche come V gamma con il passato di verdura, garanzia di un prodotto fresco e senza conservanti”. 



Il prodotto sta andando incontro a un buon periodo di produzione: “Gli antagonisti principali sono gli insetti - aggiunge il presidente De Ruvo – ma l’ultima annata è stata siccitosa e li ha decimati, permettendo un basso uso di fitofarmaci. Infatti, le puntarelle sono a residuo zero. In più la coltivazione avviene in un contesto ventilato e questo ci preserva dalle malattie fungine”. 

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