Pacciamatura biodegradabile, la raccontano gli agricoltori

Facilità di applicazione e sostenibilità sono i punti di forza dei teli in Mater-Bi di Novamont

Pacciamatura biodegradabile, la raccontano gli agricoltori
Facile applicazione, vantaggi nella gestione colturale e un fine vita pratico e sostenibile. Sono le caratteristiche dei teli per pacciamatura biodegradabile in Mater-Bi di Novamont più amate dai produttori di tutto il mondo. 
Come testimonia questo video aziendale “Dall’agricoltura per l’agricoltura”, un viaggio che parte dagli stabilimenti Novamont e attraversa le campagne per mostrarci come si utilizza il telo. Dalla stesura, al trapianto, fino alle fasi finali del ciclo, gli agricoltori che da anni usano questo prodotto ce ne spiegano i vantaggi, la facilità di utilizzo e perché non tornerebbero più indietro alla pacciamatura tradizionale. 
Il protagonista è il film biodegradibile in Mater-Bi, risultato del modello di integrazione territoriale di Novamont nonché frutto di più di15 anni di sviluppo della ricerca. Il telo si può usare su una vasta gamma di colture, dalle insalate ai peperoni, dai pomodori alle zucchine, mantenendo i sistemi di irrigazione tradizionali. 


Tra coloro che da anni si sono affidati al telo in Mater-Bi di Novamont c’è Javier Molviedro (Coop Santiago Apostol): “Utilizziamo il Mater-Bi da circa 20 anni su circa 50 ettari – dice – e tra i suoi principali vantaggi ci sono l’impedimento alla crescita delle malerbe, un aumento della temperatura del suolo, un miglioramento degli effetti dell’irrigazione e un mantenimento dell’umidità. Inoltre a fine coltivazione viene interrato e scompare del tutto”.

Il telo è di facile applicazione e non richiede particolari accorgimenti: “La preparazione del campo è quella tradizionale – spiega Vicenc Armengol dell’azienda Petit Pla che utilizza il telo su 30 ettari - si prepara il terreno, lo si fresa e alla fine si stende il telo come se fosse polietilene”.
Prima dell’applicazione del telo, è fondamentale la lavorazione del terreno, come sottolinea Ramon Barnaus di Hort De Cal Castell: “E’ importante che il terreno sia lavorato molto bene, abbiamo una macchina pacciamatrice su cui si pone la bobina di plastica biodegradabile e si stende il telo sul terreno interrando i lati. Abbiamo iniziato a usare il Mater-Bi nel 2008 e oggi lo utilizziamo su diverse coltivazioni: bietole, lattuga, pomodori, cetrioli, cipolle, zucchine”.
Tra le aziende soddisfatte dall'utilizzo del telo biodegradabile anche Coop Santiago Apostol: "Lo utilizziamo su 60 ettari e stiamo ottenendo buoni risultati su colture fra loro molto diverse come pomodori, peperoni, zucche e zucchine" spiega Miguelanguel Los Arcos Diaz.



Soddisfatto dei risultati di Mater-Bi anche Manuel Valls dell’azienda biologica Cal Valls: “Utilizziamo il telo su 32 ettari: la coltivazione dura 5 mesi e la plastica biodegradabile funziona per tutto il periodo, si interra perfettamente con il resto della coltivazione e sparisce nel giro di un inverno”.
Gli fa eco la produttrice Angels Carceles di Petit Pla, azienda che utilizza il Mater-Bi su 30 ettari coltivati a lattuga: “Il telo biodegradabile è facile da triturare e permette di lavorare il campo molto meglio di quello tradizionale”.
“Il vantaggio del Mater-Bi è alla fine della coltivazione – sottolinea Ramon Barnaus di Hort de Castell - a lavori terminati lo si può interrare mentre il polietilene è più difficile da eliminare. Nella nostra azienda, il Mater-Bi viene triturato dopo la raccolta della lattuga e si decompone nel terreno senza lasciare residui”.



A confermare la sostenibilità del fine vita del Mater-Bi è anche Manuela Impallari, market developer agriculture di Novamont: “Alla fine della coltivazione, poiché certificato biodegradabile in suolo secondo la norma EN17033, il telo può essere interrato e i microorganismi del terreno lo trasformano in anidride carbonica, acqua e sostanza organica. E’ un prodotto disponibile in vari spessori, da 15 a 40 micron per diversi tipi di coltivazione, di diversa durata e in condizioni climatiche differenti”.

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