Cicoria belga in crisi, i giovani la ignorano

Cicoria belga in crisi, i giovani la ignorano
La famosa cicoria belga sta conducendo una feroce battaglia per evitare di finire nel dimenticatoio dei consumatori. Sempre meno belgi, infatti, stanno mettendo continuando ad inserire questo classico nazionale nei propri menù. La difficoltà sta soprattutto nell’apprezzamento da parte delle giovani generazioni dove la popolarità dell’ortaggio si sta riducendo anno dopo anno, basti pensare che i consumatori di età inferiore ai 40 anni, ignorano la cicoria. Questa situazione è emersa dai dati raccolti dall'agenzia di ricerca GfK Belgium a seguito di una ricerca commissionata da VlamLe cifre di GfK Belgium non mentono: il belga medio oggi acquista solo 3 kg di cicoria all'anno, mentre 20 anni fa il consumo pro-capite era a più di 4 kg. Inoltre, il calo del consumo di cicoria si fa più consistente di anno in anno e non sembrano esserci cambiamenti in arrivo nel breve termine.

Che si parli di single, coppie o famiglie con bambini, se si tratta di persone under40, spesso non si hanno consumi di cicoria. La situazione cambia se si guarda ad acquirenti di età superiore, i pensionati sono, infatti, i più grandi fan di questo ortaggio. Probabilmente questo fatto è dovuto anche alla diffusione di questo ortaggio nei piatti classici che essi consumano a casa e che sono per loro tradizionali. Ad esempio, i belgi più anziani, combinano le verdure con patate, uova, prosciutto cotto, tacchino, formaggio, arrosto di maiale o filetto di maiale. Un altro dato non così sorprendente è che il consumo di cicoria risulti maggiore in inverno e nei fine settimana.


Il minor interesse vigente tra le giovani generazioni ha attirato a lungo l'attenzione di organizzazioni e governi. Ne è un esempio quanto accaduto nella provincia di Vlaams-Brabant, che da anni promuove campagne di sensibilizzazione volte all’introduzione degli scolari alla cicoria. Alla fine dello scorso anno, ad esempio, 800 scatole di cicoria sono state distribuite alle scuole della regione.

Anche a seguito dei risultati riportati da GfK Belgium la cooperativa ortofrutticola BelOrta ha accettato la sfida sfida del marketing per reintrodurre il vegetale sul mercato. Per BelOrta, che rappresenta più della metà di tutta la cicoria venduta in Belgio, rimane un prodotto importante che viene anche frequentemente esportato. Nel 2020, quasi 17.000 t di cicoria belga hanno trovato preso la strada dei mercati esteri come Francia, Spagna, Germania, Italia e Paesi Bassi.

BelOrta ha così deciso di proporre ai giovani nuovi piatti, meno classici, per invertire la tendenza al ribasso dei consumi interni. Per perseguire l’obiettivo è stato ingaggiato lo chef Bart Tastenhoye, che gestisce il ristorante “Taste” a Leuven (Lovanio), per sviluppare un piatto con cicoria a prova di studente. Lo chef e la madre si sono recati a casa di alcuni studenti per preparare le ricette insieme a loro. Il menù prevedeva cicoria in umido con sciroppo di Liegi, serviti con mela Jonagold, agnello e noci arrostite. "Come mia madre, amo i prodotti freschi e locali. Inoltre, la cicoria è una delle mie verdure preferite. Trovo che sia un ortaggio molto versatile, per me la cicoria è sicuramente sottovalutata, è sana, gustosa e così facile da preparare", ha detto lo chef.

Fonte: Vilt.be