Una seconda buccia che triplica la shelf-life

I prodotti Apeel sbarcano in Europa per ridurre lo spreco alimentare

Una seconda buccia che triplica la shelf-life
Iniziata la prova di Apeel, il rivestimento edibile che migliora la conservazione dei prodotti ortofrutticoli, su una partita di clementine vendute in due negozi britannici di Asda. Il prodotto innovativo, che ha ricevuto l’approvazione da parte della commissione europea lo scorso giugno, arriva così sui banchi dell’ortofrutta europea mentre, oltreoceano, è già pronto per l’utilizzo su larga scala presentandosi come uno dei rimedi anti-spreco più promettenti ed innovativi.

Ma che cos’è Apeel?

Apeel, nome derivante dall’unione delle parole inglesi “a”, un, e “peel”, buccia, è una seconda buccia ideata da Apeel Sciences, una startup americana, finanziata anche da Bill Gates. Realizzata artificialmente a partire da prodotti di scarto del comparto ortofrutticolo, questa seconda buccia viene applicata sui prodotti freschi e ha lo scopo di agire come una seconda protezione che favorisca la loro conservazione. 

La buccia dei frutti ha, infatti, lo scopo di ridurre la perdita d’acqua e la respirazione delle cellule sottostanti che, altrimenti, andrebbero incontro a senescenza e morte nel giro di poche ore o giorni. La possibilità di emulare l’azione che avrebbe una seconda buccia garantisce una doppia protezione dall’invecchiamento dei frutti, riducendo le perdite e gli sprechi. In più, questa secondo strato è totalmente edibile, insapore, incolore ed inodore e ottenuto riciclando materiali di scarto come semi, bucce e polpe, i cui lipidi vengono diluiti con acqua e poi spruzzati sugli alimenti.


Fragola non trattata (sinistra) e trattata (destra) con Apeel, 17 giorni dopo la raccolta

Il trattamento è stato messo alla prova su 50 diverse categorie di prodotto, per il momento, tra cui mele, carciofi, banane, fragole (foto), asparagi, fagioli, mirtilli e pomodori. Uno dei vantaggi tecnici del prodotto è che può essere applicato su frutta e verdura in qualsiasi momento del processo produttivo, lungo tutta la filiera. Gli asparagi testati, per esempio, sono stati trattati in Perù al momento dell’imballaggio ed esportati in Usa, rimanendo commercializzabili per 30 giorni, quasi il triplo della normale finestra di vendita che dura circa 12 giorni.

Negli Stati Uniti, dopo il successo della sperimentazione, Kroger ha introdotto in 1100 negozi gli avocado trattati con Apeel, il tutto accompagnato da una campagna promozionale dedicata. Questa nuova tecnologia rientra nel piano “Zero Hunger, Zero Waste” (Zero Fame, Zero Spreco), che raccoglie fondi per la lotta alla fame e allo spreco alimentare. Nelle prossime settimane metterà in commercio anche lime e asparagi Apeel. Probabilmente i volumi di prodotti interessati da questa seconda buccia aumenteranno rapidamente, anche in altre catene come Costco e Harps Food che hanno intrapreso delle collaborazioni con Apeel Sciences lo scorso anno.

In Europa, il primo rivenditore ad adottare questa tecnologia per i propri prodotti è stata la catena di supermercati spagnola Eroski, che ha messo in commercio arance e mandarini trattati con Apeel. “Ciò significa che rimangono freschi e gustosi più a lungo e tutti noi sprechiamo meno, rendendo le filiere più sostenibili, dai produttori, ai distributori e anche a casa”, ha detto la catena a Eroski a EuroFruit Magazine.



Appel potrebbe rivelarsi ideale nelle filiere dei prodotti caratterizzati da forte respirazione come insalate, radicchi, asparagi e anche in quelle che lavorano con frutti che producono etilene, l’ormone della vecchiaia, come mele, pere, banane. Rivestendo le superfici esterne potrebbe, infatti, oltre a ridurre ossidazione e disidratazione, diminuire la quantità di etilene rilasciata dai frutti, riducendo i costi di eliminazione di questo ormone e facilitando il lavoro di conservazione.

Un altro aspetto importante riguarda la possibilità di mantenere un prezzo competitivo dei prodotti interessati dalla presenza della seconda buccia. Ottimizzando processi e uso delle risorse potrebbe essere possibile mantenere inalterato o abbassare il prezzo al consumatore finale. Il Ceo di Apeel Sciences, James Rogers, sottolinea che il loro prodotto “non rende il frutto migliore, ma semplicemente ne ritarda il deterioramento”.


Il team di Apeel

Il gruppo di Apeel descrive così il proprio prodotto: "Apeel si ispira alla tecnologia della natura: dalle arance ai lamponi, ogni pianta sulla Terra ha una buccia o una buccia che la protegge. Sono questi materiali commestibili che si trovano nelle bucce, nelle polpe e nei semi delle piante che consentono ad Apeel di mantenere i prodotti freschi 2 volte più a lungo".

Al momento i prodotti Apeel sono disponibili online e, nei Paesi in cui si trovano in commercio, possono essere acquistati nei negozi selezionati, rintracciabili tramite un localizzatore di negozi sul sito web.

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