Giovani Coldiretti Veneto, De Zotti è il nuovo delegato

Giovani Coldiretti Veneto, De Zotti è il nuovo delegato
E’ Marco De Zotti frutticoltore trevigiano di 26 anni il nuovo delegato regionale dei giovani agricoltori di Coldiretti. E’ stato eletto oggi in assemblea dai rappresentanti provinciali di tutto il Veneto riuniti a Mestre per lanciare la mobilitazione Stop speculazioni che da Nord a Sud sta interessando tutte le piazze italiane. 
Titolare dell’azienda “Il frutteto del Palù” a Bibano di Godega di una decina di ettari coltivati anche a ortaggi, trasformati poi nel proprio laboratorio e venduti direttamente dal produttore al consumatore, Marco De Zotti succede ad Alex Vantini chiamato a presiedere la provinciale di Verona. Il passaggio di testimone è avvenuto alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Federico Caner, della presidente nazionale Veronica Barbati e del segretario Stefano Leporati insieme al direttore regionale Marina Montedoro. In diretta il neo delegato regionale ha ricevuto le congratulazioni dal presidente provinciale di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato.

“Servono segnali di giustizia, equità e rispetto per incrementare le fila di un esercito giovanile pronto ad affrontare le sfide del mercato con accordi di filiera trasparenti e regole chiare che restituiscano dignità ad un settore che mette in sicurezza milioni di cittadini e consumatori" ha esordito Marco De Zotti nel suo primo discorso da delegato regionale alla platea.

Nel cedere le redini della guida del gruppo di Giovani Impresa Coldiretti Veneto Alex Vantini ha illustrato il quadro regionale: 2mila neo imprenditori insediatisi durante il quinquennio di finanziamento del piano di sviluppo rurale hanno investito 300 milioni di euro per migliorare le performance aziendali. In termini di dimensione economica emerge che le imprese agricole guidate in Veneto dagli under 40 sfiorano una dimensione economica pari a 250.000 euro, contro 80.000 euro della media italiana. Il divario, però, salendo per classi di età, diminuisce notevolmente, a significare che le realtà condotte da giovani sono più dinamiche. “I numeri per accedere ai contributi esprimono una classe di imprenditori agricoli qualificata data dal titolo di studio, laurea o diploma in agraria, dalla qualità e certificazione delle produzioni: a denominazione o biologica – ha aggiunto Vantini -  Idee e progetti che si trovano però a fronteggiare un ostacolo non da poco: le risorse ridotte non coprono tutto il potenziale. La nuova generazione dell’agricoltura guarda con fiducia alla scelta strategica operata dal piano nazionale che destina parte dei fondi della Pac proprio all’insediamento dei giovani”.

I lavori sono poi proseguiti con la divulgazione dei risultati del progetto ReVaViLoVgra realizzato con il sostegno del Psr Veneto che prevede la sperimentazione dei grani antichi presso le aziende condotte anche dai giovani coltivatori.

Fonte: Padova.coldiretti.it