Kiwi, tre chiavi per ottenere qualità

La strategia di Alzchem: ecco come impiegare Sitofex, Kelpak e Perlka

Kiwi, tre chiavi per ottenere qualità
Sostenere il kiwi sin dalla prima ripresa vegetativa per assicurarsi una produzione abbondante e di qualità. Alzchem Group ha predisposto un'apposita strategia che poggia su tre specialità: Sitofex®, Perlka® e Kelpak®.

Il regolatore di crescita Sitofex®, tra l'altro, è tornato utilizzabile su tutte le tipologie di Actinidia deliciosa e Actinidia chinensis per promuovere la dimensione dei frutti sia a polpa verde, che gialla e rossa.



Ma torniamo alla strategia Alzchem. Il primo passo, da compiere proprio in questo periodo, è quello di creare le migliori condizioni per lo sviluppo della pianta durante il ciclo vegetativo. E qui, come spiegano Saverio D'Onza e Giovanni Papa (responsabili tecnici di Alzchem per l'Italia), entra in gioco la calciocianamide Perlka®. "L'applicazione è consigliata subito prima della ripresa vegetativa, per fornire azoto a lento effetto e calcio: l’azoto a lento effetto aiuta la pianta a svilupparsi evitando di esporla a carenze o eccessi mentre il calcio, oltre a favorire lo sviluppo radicale, andrà a costituire una ricca riserva dalla quale la pianta potrà facilmente attingere nei momenti in cui questo elemento risulterà essere particolarmente importante per l’ottenimento di frutti di qualità.



Lo sviluppo radicale viene poi promosso anche dall'applicazione di Kelpak® un bioregolatore naturale ottenuto da Ecklonia maxima che su actinidia ha un ruolo centrale. "Parliamo di un formulato particolarmente ricco di fitormoni naturali completamente biodisponibili per la pianta trattata - illustrano i responsabili Alzchem -. Suggeriamo il trattamento fin dalle prime fasi di sviluppo vegetativo, non appena la pianta ha una superficie fogliare sufficiente. Kelpak® in questa fase contribuisce ad aumentare il capillizio radicale mettendo così la pianta in condizione di ripartire nel migliore dei modi, facendosi trovare pronta anche davanti a possibili stress".



Nella strategia Alzchem per il kiwi sono poi previsti fino a tre interventi con Kelpak® posizionati nel periodo della fioritura. "Kelpak®, grazie al suo mix di fitormoni, aiuta lo sviluppo e l'allungamento del tubetto pollinico: questo si traduce in un miglioramento dell'impollinazione e quindi in un maggior numero di semi - osservano i responsabili di Alzchem - Qui si gettano le basi per avere un frutto di qualità, capace di fare calibro rispettando gli standard varietali per quanto riguarda la forma. Un’impollinazione ottimale è inoltre la premessa indispensabile per mettere il frutto nelle condizioni migliori per i trattamenti mirati al miglioramento ed all’uniformità della pezzatura ".

Circa ventun giorni dopo la piena fioritura è il momento di Sitofex® unico prodotto a base di CPPU registrato in Italia. "In questa fase il formulato, prolungando la fase di divisione cellulare, consente di avere una maggior uniformità di pezzatura con i calibri dei frutti concentrati sulle classi più alte – concludono D'Onza e Papa - Allo stesso tempo i frutti trattati con Sitofex® mostrano sempre i migliori valori per parametri qualitativi come grado zuccherino, concentrazione di solidi solubili e sostanza secca, e sono quindi sempre in grado di soddisfare le esigenze di mercato. Sitofex® inoltre non influenza la conservabilità dei frutti".
Durante le fasi di accrescimento del frutto, per aiutare la pianta a superare eventuali stress di natura abiotica si può intervenire ancora una volta con Kelpak®. Nella tabella di seguito la strategia di Alzchem per il kiwi.



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