Romagna, temperature basse minacciano i kiwi

Servadei (Confagricoltura): «Troppe gelate tardive, problema per tutte le colture»

Romagna, temperature basse minacciano i kiwi
È aprile ma non si direbbe in Romagna, dove lo scorso weekend è caduta la neve in collina e nella notte tra domenica e lunedì le temperature si sono abbassate ulteriormente scendendo sotto lo zero. Quest’ultimo fenomeno si è verificato nella provincia di Ravenna, mettendo a rischio la produzione di kiwi. Le colonnine di mercurio hanno registrato temperature fino a -3.1 gradi centigradi in qualche zona particolarmente sfortunata, come nel comune di Cotignola. 



“Abbiamo avuto più gelate da fine febbraio a oggi che in tutto l'inverno - esordisce Nicola Servadeipresidente dei frutticoltori di Confagricoltura Ravenna oltre che vicepresidente della sezione frutticola regionale – Temperature così basse a metà aprile diventano un problema per tutte le colture in campo, ma soprattutto per i kiwi.

“il kiwi è già germogliato, quindi il rischio che abbia subito danni è elevato perché -3 è già gelata, non brinata, e anche se la temperatura non è troppo bassa, i fiori rischiano facilmente di bruciarsi”.



“Dove i gradi sono scesi poco sotto lo zero, tipo a -1.5 o -2 gradi centigradi – continua Servadei – le colture hanno invece subito meno l’impatto del freddo e in questa fase dovrebbero riuscire a sopravvivere”.

Dove le temperature si sono abbassate fino a meno 3 gradi sotto lo zero, l’unica speranza è che i frutticoltori fossero dotati di sistemi di irrigazione antibrina sottochioma o di bruciatori per tutelare la pianta. “Sono dispositivi – continua Servadei – in grado di alzare la temperatura anche di tre gradi. Nelle prossime notti sono previste ulteriori criticità a livello di temperature notturne, ma niente è certo perché le previsioni meteorologiche cambiano velocemente”.

Foto di repertorio

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