«Dopo le feste la settimana è partita a rilento»

Da Pescara il commento di Palestini: «Bene fragole e fave»

«Dopo le feste la settimana è partita a rilento»
Come spesso accade dopo le festività, i mercati stentano a ripartire e le vendite procedono a rilento. A confermare questo trend dal centro agro-alimentare La Valle della Pescara è Angelo Palestini, titolare e responsabile vendite di Ortofrutta Palestini.



“Ci aspettavamo questo andamento – spiega a IFN – non sono solo poche le vendite ma anche la merce disponibile: alcuni prodotti, come fave e asparagi, oggi (ieri per chi legge, ndr) non sono neanche arrivati perché in questi giorni di festa le raccolte sono state sospese. Nonostante al mercato tutti gli stand siano operativi, alcuni nostri clienti dettaglianti sono ancora chiusi, consci della poca merce disponibile”.



Tra i prodotti che stanno conoscendo le migliori quotazioni ci sono le referenze primaverili come fave e fragole: le fave sono commercializzate da Palestini a 1,60 euro al chilogrammo mentre le fragole dalla Basilicata si attestano a 3,50 euro al chilogrammo. “Nonostante la quotazione sia buona, hanno avuto un boom con le feste pasquali – commenta il grossista – e i prezzi sono scesi rispetto ai 4,50 euro al chilogrammo di venerdì scorso”.



Gli asparagi verdi dalla Puglia sono distribuiti a 6/7 euro al chilogrammo, mentre registrano quotazioni basse i finocchi da Salerno (1 euro al chilogrammo) e hanno un prezzo stabile le arance spagnole (da 0,70 a 1 euro al chilogrammo a seconda dei calibri). 

“Stiamo iniziando a vendere anche i meloni retati da Marocco e Sicilia – commenta Palestini – la merce è ancora poco ma abbastanza apprezzata: la qualità dei frutti è già alta mentre le temperature influiranno sugli acquisti non appena si alzeranno un po’, oggi infatti a Pescara non è ancora caldissimo”. Il melone marocchino raggiunge i 2,80 euro al chilogrammo mentre quello siciliano sfiora i 3,30/3,50 euro al chilogrammo.
“Andando verso il fine settimana ci aspettiamo un rialzo delle vendite considerate le nuove festività in arrivo – conclude il venditore – dopo di che resteremo chiusi sia domenica che lunedì”.

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