Biodiversità, due volumi dedicati dall'università di Bari

Biodiversità, due volumi dedicati dall'università di Bari
Regione Puglia e Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari presentano i libri “Registro regionale risorse genetiche autoctone” e “Biopatriarchi di Puglia. Il futuro della biodiversità”.

Saranno presentati mercoledì 18 maggio, nell’aula magna di agraria, a Bari, i due volumi che sanciscono lo straordinario lavoro di recupero, caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche autoctone svolto dalle università e dagli enti di ricerca pugliesi grazie al Psr Puglia.



I due libri, editi dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, descrivono in dettaglio 95 varietà vegetali e 8 razze animali locali, espressione del vasto patrimonio di agrobiodiversità della Puglia, e raccontano la storia di 26 straordinari agricoltori (“biopatriarchi”) custodi della memoria collettiva, ancor prima che dei loro orti, vigneti o frutteti. Nel “Registro regionale risorse genetiche autoctone”, oltre al nome della varietà e al nome comune e botanico della specie, sono riportati la descrizione dei caratteri morfologici, notizie storiche e curiosità, sinonimi e denominazioni dialettali, caratteristiche tecnologiche, ambito locale di riferimento, luogo di conservazione e rischio di erosione genetica o estinzione (basso se uguale a 9, medio se compreso tra 10 e 18, alto se è maggiore di 18) calcolato sulla base di nove fattori, relativi al numero di agricoltori/allevatori e alle superfici interessate alla coltivazione o allevamento. Nel libro dedicato ai “biopatriarchi”, oltre alle foto e alla biografia degli agricoltori, sono riportate e descritte le varietà che questi custodi hanno contribuito a mantenere negli agroecosistemi locali.



Con la Legge Regionale n. 39 del dicembre 2013, la Regione Puglia ha attivato un sistema regionale per la tutela e conservazione delle risorse genetiche autoctone, minacciate di erosione genetica o a rischio di estinzione, di interesse agrario, forestale e zootecnico. La tutela viene affidata alla Regione attraverso il coinvolgimento di agricoltori per la conservazione in situ, di centri di ricerca per la conservazione ex situ e il sostegno di una Commissione tecnico-scientifica, al fine di costituire una “Rete regionale” di tutela delle risorse genetiche autoctone.
Le varietà e razze locali riportate nel libro, con almeno due foto per ogni risorsa genetica, non sono state oggetto di un programma organizzato di miglioramento genetico, sono caratterizzate da un adattamento specifico alle condizioni ambientali e di coltivazione della Puglia e sono strettamente associate con gli usi, le conoscenze, le abitudini, i dialetti e le ricorrenze dei pugliesi.

Il programma della presentazione dei due libri, calendarizzata per le 16:30 di mercoledì 18 maggio, è riportato nella locandina allegata.
I libri saranno disponibili (gratuitamente) nella versione elettronica sul sito www.settimanabiodiversitapugliese.it

Fonte: Università di Bari