«Vendite entusiasmanti per angurie e meloni»

Musso (Masterfruit): «Le temperature alte spingono le vendite, attese le drupacee»

«Vendite entusiasmanti per angurie e meloni»
Se le vendite all’ingrosso rimangono in generale abbastanza calme, in questi giorni c’è grande entusiasmo su prodotti prettamente estivi come angurie e meloni. A dirlo a IFN è Salvatore Musso, responsabile commerciale di Masterfruit (azienda operante all'Ortomercato di Milano), nonché portavoce dei grossisti di Ago-Fedagro Milano.

“L’incremento delle temperature registrato negli ultimi giorni – spiega – ha contribuito ad incrementare le vendite di questi prodotti tipici di stagione. La maggior parte delle referenze sono di origine estera, mentre la merce italiana raggiunge ancora quantitativi limitati”.

La maggior parte delle angurie proviene infatti dal Marocco e in minor misura anche dalla Tunisia, mentre è ancora carente il prodotto italiano. “Piazziamo il prodotto di qualità extra, come le angurie di Lorenzini marchiate con il fuoco e riconoscibili anche per l’imballaggio personalizzato, nella fascia prezzo 1,30/1,40 euro al chilogrammo – sottolinea il grossista – solo in alcune giornate raggiungiamo punte fino a 1,50 euro al chilogrammo".



Più basse le quotazioni delle angurie standard di varietà Zagora, che sono distribuite sfuse in box da 0,70 fino a 1 euro al chilogrammo. “L’aumento delle temperature contribuisce ad aumentare la richiesta del prodotto – dice Musso – per questo nel fine settimana prevediamo di raggiungere quotazioni oltre l’euro al chilogrammo, sempre se si mantiene questo caldo. I quantitativi in arrivo sono abbastanza limitati e il prodotto è molto richiesto anche nei Paesi del nord Europa, quindi per ora il ‘gioco’ domanda-offerta regge bene”.



I prezzi sono medio-alti anche per i meloni: “Questa settimana le quotazioni del prodotto sono aumentate dato che la produzione è ancora al minimo – commenta il manager – distribuiamo il prodotto estero (Marocco) di qualità media nella fascia prezzo da 2 a 4 euro al chilogrammo, mentre il prodotto di origine siciliana viaggia sui 3-4 euro al chilogrammo”.



Sta invece giungendo a conclusione la stagione di mele e pere: non solo il prodotto è in esaurimento ma sta scemando anche l’interesse dei consumatori. “Nei mercati – conclude Musso - iniziano a vedersi i primi quantitativi di drupacee come pesche, nettarine e ciliegie ma per ora si tratta prevalentemente di prodotti di provenienza spagnola. Stanno arrivando proprio in questi giorni le prime ciliegie dalla Puglia e dal Veneto ma è ancora presto per parlare di quotazioni: per ora i quantitativi sono esigui e solo nelle prossime settimane riusciremo a fissare una fascia prezzo”.

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