Pesche e nettarine, si vede ancora poca Italia

Da Verona il punto con Plafoni: prezzi del prodotto nazionale e di quello estero

Pesche e nettarine, si vede ancora poca Italia
Dopo un biennio drastico per quanto riguarda la produzione di pesche e nettarine, quest’anno sembra che si sia tornati a degli standard produttivi vicini alle stagioni di buona produzione (clicca qui per le ultime stime). Se consideriamo la commercializzazione, nei mercati all’ingrosso il prodotto nazionale deve ancora ritagliarsi il suo spazio, un po’ per la presenza di frutti esteri, un po’ perché le albicocche precoci rubano la scena a pesche e nettarine.


 
“Negli stand dei mercati all’ingrosso – conferma a IFN Federico Plafoni, grossista del mercato all’ingrosso di Verona – il prodotto italiano ancora non fa da padrone e principalmente si commercializza merce spagnola e proveniente dalla Tunisia, sia pesche che nettarine”.
“Per quanto riguarda i prezzi - continua l’operatore – la pesca spagnola a pasta bianca calibro 26/28 si aggira attorno ai 2,80/3 euro, ovviamente spicca per qualità e prezzo la Royal che ha una forbice di prezzo tra 4/4,50 euro. Sempre parlando di estero – afferma il commerciante – per la pesca tunisina c’è merce di piccolo calibro con prezzi che toccano anche 2,80 euro, come prodotto nazionale è stata commercializzata la pesca gialla in cestino, provenienza Basilicata, a 1,50 kg calibro C”.



La situazione delle nettarine non è differente – come confermato dal grossista – con quotazioni tra i 2,50/3 € in cestino e 3/4 euro in padella, principalmente origine Spagna.
La pesca e la nettarina italiana, anche se ci sono delle aspettative produttive e commerciali fiduciose, devono affermarsi sul mercato e attualmente fanno a sportellate con la merce estera e con altri prodotti estivi che hanno inondato il mercato come albicocche e meloni. Nelle prossime settimane ci sarà più flusso di merce nazionale e ci si augura più stabilita per il mercato delle pesche e nettarine. 

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