L'ambasciatore britannico visita Princes

L'ambasciatore britannico visita Princes
Princes Industrie Alimentari, società che gestisce a Foggia il più grande stabilimento in Europa per la trasformazione del pomodoro, ha accolto il nuovo Ambasciatore britannico in Italia. L’incontro è avvenuto in un momento di rilievo per la storia dell’azienda in Italia: sono infatti trascorsi dieci anni da quando Princes, Gruppo leader nel settore alimentare a livello internazionale, ha avviato le proprie attività fortemente incentrate sul rispetto dell’etica del lavoro nel Paese.

Edward Llewellyn, Ambasciatore britannico per la Repubblica Italiana e San Marino di recente nomina, ha visitato la sede di Princes come parte integrante della sua prima visita ufficiale in Puglia. Durante la visita, l’Ambasciatore ha incontrato Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari, per approfondire le iniziative per promuovere la sostenibilità a lungo termine della filiera del pomodoro Made in Puglia. 

L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle tante collaborazioni che Princes ha avviato per diffondere pratiche etiche e di consapevolezza sui diritti dei lavoratori al fine di contrastare gli episodi di sfruttamento in un momento di grande incertezza internazionale e di forti impatti sul comparto agricolo italiano. 

L’Ambasciatore Edward Llewellyn ha dichiarato: “E’ stato un vero piacere aver avuto l’opportunità di visitare la sede della Princes Industrie Alimentari a Foggia e incontrare Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato e il suo team. L’azienda Princes rispecchia in modo eccellente l’importanza dei legami commerciali tra Italia e Regno Unito ai fini di promuovere la prosperità nel settore agricolo e un approccio etico e trasparente alle filiere.”



Gianmarco Laviola, Amministratore Delegato di Princes Industrie Alimentari ha commentato: “Siamo onorati di aver accolto l'Ambasciatore britannico nel nostro stabilimento in un momento significativo per l’azienda: abbiamo ripercorso insieme dieci anni di attività congiunta fra Italia e Regno Unito per sostenere la filiera del pomodoro made in Italy. Ma non solo, abbiamo discusso in modo trasparente e costruttivo sulle sfide che ci attendono nei prossimi mesi, rinsaldando il nostro impegno comune per incoraggiare e facilitare la collaborazione di tutti gli stakeholders della filiera e per rinsaldare i già fiorenti interscambi commerciali tra i due Paesi.”

Particolare attenzione è stata data al progetto Lavoro Senza Frontiere, nato nel 2018 per offrire un’opportunità di lavoro e integrazione sociale a coloro che sono a rischio sfruttamento nella filiera del pomodoro. Avviato con l’inserimento di quattro migranti originari della Nigeria, oggi vede impiegate sette risorse umane in diversi ambiti produttivi (mensa, reparto agronomico, etichettature, pelatura e nell’area esterna) dopo adeguata formazione. Recentemente l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha attribuito il riconoscimento Welcome - Working for refugee integration a Princes Industrie Alimentari per l’impegno dimostrato nella promozione di interventi specifici per l’inserimento lavorativo dei rifugiati.

Princes Industrie Alimentari trasforma nello stabilimento di Foggia esclusivamente pomodoro di origine pugliese, collaborando unicamente con produttori che rispettano i più alti standard internazionali in tema di lavoro etico - secondo le certificazioni “Global G.A.P. GRASP” o “SA8000” - e rappresenta uno dei player del settore maggiormente impegnato a contribuire nello sviluppo di una filiera italiana del pomodoro 100% etica e rispettosa dei diritti umani. Dal 2012, Princes Industrie Alimentari  ha investito oltre 60 milioni di euro per raggiungere i più alti livelli di innovazione tecnologica trasformato oltre 25 milioni di quintali di pomodori, prestando sempre la massima attenzione alla sostenibilità economica, ambientale e sociale della filiera.

Princes è proprietario di Napolina, il più grande brand di pomodori italiani nel Regno Unito, i cui prodotti sono realizzati solo con pomodori della Capitanata: la tracciabilità dei pomodori Napolina è infatti garantita tramite un sistema digitale che permette ai consumatori di vedere tutte le informazioni sull’origine del prodotto grazie a un QR code posto sulle confezioni.

Fonte: Ufficio Stampa Princes Industrie Alimentari