«Melone gialletto, poco prodotto ma il consumo cresce»

Mazzamuto (La Normanna): «Per ora i prezzi sono alti e la richiesta non manca»

«Melone gialletto, poco prodotto ma il consumo cresce»
La campagna del melone gialletto è partita il ritardo di un paio di settimane quest’anno, attorno il 18 maggio per la cooperativa La Normanna di Paternò (Catania), ed è caratterizzata da poco prodotto. Il presidente Ivan Mazzamuto fa un quadro della situazione: “Quest’anno c’è pochissima disponibilità. Il motivo? I rincari che hanno colpito la produzione hanno fatto fare un passo indietro ai produttori, che hanno rinunciato alla coltivazione. Non è il caso nostro, perché l’azienda ha investito sempre le stesse superfici, ma in generale stanno calando i quantitativi messi a dimora”.  

In più, la stagione ha subito un ritardo non solo dovuto alle condizioni climatiche, ma anche dall’allungamento della campagna di altre coltivazioni come zucchine e peperoni in seguito sostituite dal gialletto. 



Il prezzo, proprio a causa della scarsità di prodotto, si mantiene elevato: “In questo momento il produttore riesce a portare a casa da un euro a 1,10 al chilogrammo. Sul fronte commerciale le richieste sono costanti: non c’è troppo entusiasmo perché il prezzo alto disincentiva l’acquisto, ma quel poco che c’è viene facilmente assorbito dal mercato. A dettare l’andamento da qui ad ottobre però, sono sempre le condizioni climatiche”.

Al momento in fase di raccolta c’è la varietà Ericino proveniente dalla zona di Palma in Montechiaro, nel comune di Agrigento, mentre verso il 20 giugno si sposterà più vicino a La Normanna, nel catanese.



Nonostante il calo delle superfici di quest’anno, il consumo del gialletto negli anni sta aumentando: “Aumenta sempre la percentuale di chi si approccia per la prima volta a questa tipologia di melone particolarmente apprezzato per la shelf-life più lunga”, spiega Mazzamuto.

La cooperativa che conta 30 ettari di superfici dedicate alla coltivazione in campo aperto del prodotto e 9 in serra, distribuisce il prodotto alla Gdo. 



Per quanto riguarda il packaging, l’azienda propone il prodotto con il bollino nero che crea un effetto ottico molto piacevole spiccando sul giallo. Un modo per trasmettere la qualità del prodotto che si ottiene “con le giuste coltivazioni, trattamenti e scegliendo terreni che abbiano microelementi idonei per poter piantare questo prodotto”. 

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