L'asparago verde campano verso l'Igp

L'azienda produttrice Natura Sana: «Stiamo investendo in superfici e certificazioni»

L'asparago verde campano verso l'Igp
Prodotto tipico dell’areale campano, l’asparago verde si contraddistingue dal resto della gamma per il suo sapore intenso e il suo colore verde acceso, caratteristiche determinate da specifiche peculiarità climatiche e da un terreno di origine vulcanica ricco di potassio e magnesio.
Per valorizzare questo prodotto, la società cooperativa agricola Natura Sana di Acerra (Napoli) ha intrapreso un apposito percorso, fatto di investimenti in superfici e in qualità del prodotto tramite certificazioni ad hoc.

“Possiamo dirci soddisfatti della campagna asparago campano – spiega Nicola Laezza, presidente della cooperativa – abbiamo registrato quantitativi in crescita del 30% rispetto ad anno scorso e caratteristiche organolettiche molto alte per il prodotto, che è stato in grado di soddisfare anche le richieste della Gdo”. 
Tutti gli asparagi sono distribuiti con il brand “Natura Sana” riportato sull’etichetta oppure sulla velina che copre il mazzetto di asparagi.



L’azienda spera di poter ottenere per gli asparagi campani il riconoscimento europeo Igp. In tal senso, ha investito in nuove superfici: “Abbiamo trapiantato circa 12 ettari di asparagi in un nuovo impianto – specifica Laezza - La maggior parte del prodotto cresce sotto serra, mentre solo una piccola parte della produzione è in pieno campo”.
Grazie ai suoi impianti serricoli, Natura Sana Soc. Coop. Agr. può contare su una stagione che parte già a metà gennaio per concludersi intorno al 30 aprile: “Arrivare prima sul mercato è una strategia di grande valore per noi, quest’anno abbiamo commercializzato i primi asparagi già il 15 di gennaio con tantissime richieste da parte della Gdo”.
L’impegno dell’azienda per la qualità dell’asparago è costante: “Controlliamo quotidianamente tutti i nostri prodotti che coltiviamo” commenta il presidente di Natura Sana.



Non è stata altrettanto ottimale la campagna dell’asparago pugliese, conclusasi ai primi di giugno. “Abbiamo dovuto fare i conti con un ritardo produttivo di circa venti giorni e una raccolta abbondante concentrata in un brevissimo periodo, che ha reso difficile la gestione del prodotto – continua Laezza - gli asparagi pugliesi ci vengono conferiti dai nostri fornitori di fiducia e lavorati internamente alla nostra società, per poi essere distribuiti in confezioni da 8 a 16 pezzi al peso egalizzato di 500 grammi”.

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