«Lattuga, prezzi positivi ma non c'è il prodotto»

Bombonato da Lusia: «I costi di produzione sono un deterrente»

«Lattuga, prezzi positivi ma non c'è il prodotto»
Le ferie sono finite ed è ripreso il tran tran quotidiano per la maggioranza dei consumatori. Nel mercato alla produzione di Lusia, in provincia di Rovigo, non si è visto particolare fermento per Ferragosto, come ci segnala Gabriele Bombonato dell’azienda all’ingrosso Maggiolo.

“Le vendite sono state stazionarie e abbiamo continuato a vedere il solito copione che si propone da un mese circa a questa parte. Ovvero molta richiesta per i prodotti, ma poca disponibilità. L'andazzo sarà questo per almeno altre due settimane”, spiega il grossista.


 
La mancanza di produzione sarebbe dovuta alla prolungata siccità che ha investito il Paese, ma anche ai costi di produzione sempre più alti e si riferisce in particolare a lattughe, ma anche brassiche e carote. “In questo periodo gli articoli che vanno per la maggiore sono cicorie, cappuccio lungo, carote, sedano, porro, prezzemolo, la lattuga gentile e la romana, ma il prodotto è poco perché dalle nostre parti la coltivazione è in calo a causa dei rincari subiti dai produttori su imballaggi, gasolio, concimazioni e prodotti fitosanitari”. 



“I prezzi sono buoni – spiega però Bombonato-: la gentile si vende a 1,50/1,60 euro al kg, la romana a 1,20, il cavolo cappuccio a 1,60 euro, bieta e cicoria sopra l’euro, il porro a 1,30 e le carota in foglia vanno da 1,20 a 1,30 euro al kg”.



Tra i prodotti che al momento si faticano a vendere, invece, ci sono invece melanzane con quotazioni dai 0,60 agli 0,80 euro al kg e le patate, vendute dai 25 ai 40 centesimi al kg. 

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