Arabia, terra di conquista per la mela italiana

Non solo pomi. Foto e prezzi dei prodotti tricolori in vendita a Riyad

Arabia, terra di conquista per la mela italiana
Riyad è una città grande. O meglio, la capitale dell'Arabia Saudita - che negli ultimi vent'anni ha raddoppiato la popolazione - è decisamente estesa: grandi superfici che si riflettono anche nelle dimensioni dei punti vendita. La delegazione di imprese italiane che ha seguito la presentazione di Macfrut in terra araba (clicca qui per leggere la notizia) lo ha potuto costatare vedendo alcuni negozi di Carrefour e del gruppo Lulù Hypermarket, 236 pdv e 24 mall tra Paesi arabi, Egitto, India e Far East.



E proprio quest'ultima catena, nel reparto ortofrutta ha sviluppato al suo interno un corner riservato ai prodotti italiani. Un'esposizione a parte dedicata alle mele - Golden vendute a 2,35 euro il chilo, Gala a 2,6 - e poi un banco con le baby leaf di Op Altamura (4,59 euro il chilo) e la rucola dell'azienda salernitana (4,42 euro il chilo). Presenti anche i fichi d'india siciliani venduti a 10,5 euro il chilo e stesso prezzo per i limoni. Le susine, invece, hanno un prezzo di circa 4,5 euro, così come l'uva da tavola.



Gli assortimenti sono profondi, con una ampia possibilità di scelta. Ovviamente i prodotti in vendita sono praticamente tutti di importazione. Si trova dal kiwi giallo Zespri neozeladese a 8,65 euro il chilo al Green Light cileno a 3,13 euro.



Sul fronte delle drupacee una marcata presenza di prodotto turco e spagnolo. Ma se le nettarine di Ankara costano 3,5 euro il kg, le piatte iberiche sono proposte a 5,5 euro.


Mele italiane vendute a 2,35 euro il chilo


Mele rosse italiane vendute a 3,4 euro il chilo


Kiwi giallo Zespri venduto a 8,65 euro


Kiwi cileno venduto a 3,15 euro il chilo


Uva e nettarine turche vendute rispettivamente a 2,9 e 3,5 euro il chilo





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