Gialletto, un melone...d'oro

Il produttore Rampi: «Prezzi aumentati del 50% rispetto ad anno scorso»

Gialletto, un melone...d'oro
Frutti dall’ottimo sapore, pezzatura uniforme e buone quotazioni sul mercato. E’ una stagione d’oro quella del melone gialletto per la società agricola Valdichiana di Rampi Elisa e Pietro.
“Tipicamente questo frutto è coltivato nelle regioni meridionali ma da qualche anno lo abbiamo introdotto nella nostra zona (tra le province di Arezzo e Siena, ndr) e siamo soddisfatti dei risultati – spiega a IFN il titolare Pietro Rampi - attualmente ne coltiviamo tre ettari e il prodotto è molto richiesto sul mercato”.



L’azienda inserisce il gialletto nel mese di maggio e lo distribuisce in circa un mese di trapianti. Attualmente alcuni campi hanno già terminato la produzione, altri andranno avanti fino a settembre.
“Grazie alla sua particolare caratteristica di conservazione – sottolinea il produttore – riusciamo a conservare questo prodotto in magazzino, al di fuori delle celle frigo, fino alla metà di ottobre”.



Le prime consegne, principalmente alle piattaforme distributive, sono già iniziate da oltre un mese e il giudizio della campagna è estremamente positivo: “Siamo molto soddisfatti anche perché non è un prodotto facile da coltivare – ancora Rampi – va prestata particolare attenzione alle pratiche di gestione agronomica e idrica: quando il prodotto dal tipico colore giallo vira all’oro, allora è giunto il momento di terminare la sua irrigazione. Bisogna prendere decisioni mirate: se si smette di irrigare troppo presto, il prodotto rischia di non maturare mentre si spacca se riceve troppa acqua. E’ essenziale avere accumulato il nostro ‘kit di esperienza’ per una corretta coltivazione e soprattutto saper comprendere le esigenze dei frutti”.



La campagna sta riscuotendo buoni risultati anche a livello commerciale: “Rispetto ad anno scorso, i prezzi sono aumentati del 50% - specifica il titolare dell’azienda – a garantire queste quotazioni alte sono sia i volumi ridotti che l’altissima qualità del prodotto: chi ha provato questo frutto, solitamente torna subito a comprarne un altro. In particolare le piattaforme della Gdo hanno fatto una promozione quest’anno con cui ci hanno ‘asciugati i campi’, fortunatamente senza ridurre i prezzi”.



Anche la pezzatura dei prodotti è ottimale nonostante l’annata difficile dal punto di vista climatico. “Considerati i nostri terreni molto secchi, i meloni gialli sono cresciuti grazie all’irrigazione regolata da manichetta – conclude Rampi – inoltre da tre anni abbiamo abolito i fitofarmaci chimici per introdurre biostimolanti formulati da estratti di legno Biodea (clicca qui per approfondire), che utilizziamo anche per angurie, pomodoro da industria e aglione”.

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