Mele, prudenza e sangue freddo

L'andamento dei consumi e i progetti di Vog

Mele, prudenza e sangue freddo

Il mercato della mela nei primi otto mesi dell'anno mostra il segno meno. Le vendite in Gdo calano del 3,8% a valore e dell'1,2% a volume, come rilevato dal Monitor Ortofrutta di Agroter. E proprio dalle performance del mercato si è partiti ieri durante la diretta social di IFN "Mele, nuovi concept per sviluppare il mercato”.

"I dati oggi vanno letti con prudenza e sangue freddo - ha detto Roberto Della Casa, direttore scientifico del Monitor Ortofrutta di Agroter - non bisogna lasciarsi prendere  dalla contingenza e ritenere, proprio perché siamo in questa situazione, che serva abbassare i prezzi per cambiare lo scenario: non avremmo un effetto proporzionale. I consumi calano non per i prezzi, ma per la situazione psicologica del consumatore che tenta di contenere le quantità acquistate davanti a un quadro di incertezza".

Rassicurare il consumatore, il mercato e trovare percorsi che possano generare valore. Il Consorzio Vog - 550 mila tonnellate di raccolto all’anno e 75 mercati internazionali serviti - ha sviluppato il Home of apples. Un progetto che si basa su quattro pilastri - origine, expertise, sostenibilità, prodotti e marchi - che, come ha detto il direttore generale Walter Pardatscher, "descrivono quello che vogliamo essere: una casa dove tutti possono trovare lo spazio per la propria identità, aperta a tutta la filiera. Abbiamo i massimi esperti nella produzione delle mele, spaziamo dal frutteto allo stoccaggio e confezionamento, fino ai nostri esperti del mercato. Tutta la filiera la vogliamo avere sotto il nostro tetto per creare valore per tutti: siamo un esempio di come si può raggiungere questo obiettivo".

Un obiettivo necessario e perseguibile anche attraverso progetti di categoria che nel punto vendita rendono chiara la proposta di mele, con chiavi di lettura percepite dal cliente. "Criteri di segmentazione comprensibili - ha rimarcato Della Casa - Nelle mele ci si sta lavorando e ce n'è bisogno. La sfida è necessaria: se una mela vale una mela non si crea valore".

E qui entra in gioco la capacità di comunicare e far capire alla filiera, fino al consumatore, i valori in gioco. "Questo è un elemento importante - ha ripreso Pardatscher - Dobbiamo comunicare chi produce le mele, da dove arrivano: siamo in una zona molto avantaggiata, con le montagne, la natura, un clima adatto... Elementi che fanno parte dell'origine, anche culturale: il contadino conosce ogni melo e ha un approccio diverso rispetto alla natura, specifico per la propria qualificazione. L'expertise va avanti nelle nostre cooperative, dove negli ultimi anni si sono fatti grandi passi avanti nella qualità; la sostenibilità c'è di fatto, ragioniamo con le nostre aziende familiari per portare avanti un progetto nelle generazioni. L'innovazione significa apportare sì nuovi prodotti, ma riuscire a far capire in modo semplice cosa è il valore aggiunto per il cliente e il consumatore: è fondamentale lavorare su questo. Ci vuole il tempo necessario, perché questi sono concetti non banali: non sempre si riesce a inserire queste logiche in ragionamenti semplici - ha concluso  Walter Pardatscher - Dobbiamo però cercare delle chiavi facili, ma per far questo c'è ancora da lavorare".