«I prezzi volano, le filiere sono in difficoltà»

Pugliese detta l'agenda al futuro Governo e indica quattro priorità

«I prezzi volano, le filiere sono in difficoltà»

Campagna elettorale finita, dalle urne è arrivato il verdetto e ora l'Italia si prepara a una nuova stagione. "Ora è arrivato il momento di prendersi ognuno le proprie responsabilità e di iniziare a lavorare per il bene del Paese. Nessuno escluso e non escludendo nessuno", scrive su LinkedIn Francesco Pugliese.

L'amministratore delegato di Conad analizza la situazione politica ed economica e rivolge ai neo eletti un appello affinché si prendano "le proprie responsabilità" e perché compiano "scelte con consapevolezza per affrontare l’enorme mole di sfide che attendono l’Italia".

E il numero uno di Conad mette in fila quattro priorità per l'agenda politica. Il primo punto è quello energetico. "Il costo dell’energia sta aumentando a vista d’occhio e aumenterà del 45% nei prossimi mesi. Pensiamo al singolo cittadino, pensiamo alle imprese, ai bar, ai ristoranti, ai negozi che già da questa estate si sono visti arrivare a casa bollette esorbitanti - argomenta il manager - bollette che molti non sanno come pagare e si domandano se presto dovranno scegliere se mangiare o pagare la luce. Se accendere il riscaldamento o no".
 

Poi Pugliese inserisce prezzi e inflazione. "Pane, pasta, latte, mais, caffè, cacao. Parliamo di tutti quei prodotti essenziali, che si trovano normalmente in casa - dice - L’inflazione c’è, sta colpendo proprio queste voci e da quel che sembra resterà ancora per tanto tempo. Nel quarto trimestre alcuni stimano che arriverà al +15%, una tempesta perfetta che non sembra volersi calmare. In questi mesi si è parlato di togliere l’Iva sui beni essenziali. Può essere una soluzione. Ora però le chiacchiere stanno a zero e se non si interviene, si rischia di avere la gente davvero alla fame, e non solo a parole".

Il distributore arriva così a un tema che tocca ancor più da vicino l'ortofrutta: le filiere. "I prezzi volano, e anche le filiere sono in difficoltà perché la produzione ha un costo che in questi mesi è aumentato notevolmente e i consumi calano - illustra - Effetto dei rincari dell’energia e dei listini delle materie prime. Le filiere adesso vanno sostenute, perché tra le poche leve che hanno per sopravvivere ci sono proprio i prezzi. E quella leva ora va toccata il meno possibile. Aiutare le filiere significa sostenere tanto la produzione, quanto i consumi".

E l'agenda Pugliese si chiude con imprese e Pil. "Le imprese più energivore stanno pensando che forse è meglio chiudere l’attività, le più piccole che probabilmente costerà meno tirare giù la saracinesca che continuare a lavorare - osserva - Dagli ultimi dati, sono 120mila le imprese del settore terziario a rischio con una perdita stimata di oltre 300mila posti di lavoro. E di chissà quanti punti di Pil, a uccidere definitivamente una ripresa che avevamo tanto atteso e che non sappiamo se e quando tornerà. Molto semplicemente, non ce lo possiamo proprio permettere".

Inquadrare i problemi è facile, trovare le soluzioni un po' meno. "Stiamo vivendo in un’economia di guerra che comporterà decisioni sempre più difficili e che, alla fine, non ci darà nessun vincitore. Tutti perderemo qualcosa, ma se agiremo da Paese unito e coeso, qualcosa vinceremo anche - ribadisce il Ceo di Conad - Non dobbiamo perdere di vista la luce, dobbiamo continuare a lavorare sodo, a fare piani strutturati e a lungo termine per affrontare questa emergenza energetica, economica, sociale, climatica, per contenere l’inflazione, sostenere le imprese che ogni giorno combattono per cercare di rimanere aperte. Per non gettare in povertà milioni persone. Basta chiacchiere, è arrivato il momento dei fatti. Buon lavoro a tutti, ai vincitori che probabilmente governeranno e che dovranno prendere scelte difficili e onerose, ai vinti che avranno l’onore di fare un’opposizione costruttiva. Come si fa nelle democrazie mature e mi piace pensare che l’Italia, nonostante certi toni e qualche posa scomposta, lo sia".