CASTAGNE, BOOM DI IMPORTAZIONI A CAUSA DEL CINIPIDE. COLDIRETTI: OCCORRE METTERE IN CAMPO AZIONI PER IL RILANCIO DEL SETTORE

CASTAGNE, BOOM DI IMPORTAZIONI A CAUSA DEL CINIPIDE. COLDIRETTI: OCCORRE METTERE IN CAMPO AZIONI PER IL RILANCIO DEL SETTORE
La grave situazione determinata dalla progressiva diffusione del cinipide del castagno e dall'andamento climatico non favorevole delle ultime annate ha portato ad una forte calo della produzione italiana e al boom delle importazioni di castagne.
Analizzando gli ultimi dati dell'Istat, relativi ai primi 11 mesi del 2012, emerge con evidenza la crescita dell'import di castagne.
Le importazioni del prodotto sono quasi triplicate rispetto al 2010, mentre il calo delle esportazioni sfiora il 20% rispetto al 2011 e il 30% rispetto al 2010. Le castagne importate nel 2012 arrivano principalmente da Spagna (oltre 4 milioni di chilogrammi), Portogallo (oltre 3 milioni di chilogrammi) e Turchia (1,5 milioni di chilogrammi).

Tabella - L'evoluzione dell'import e dell'export di castagne italiane


Il castagno ha una rilevanza economica e sociale notevole in molte aree collinari e montane del nostro Paese, non solo per la produzione di frutti e legno, ma anche per il presidio del territorio e per la salvaguardia dell'assetto ambientale e idrogeologico, oltre a rappresentare la memoria fisica di un tempo in cui non ci si poteva permettere il pane. La bellezza dei boschi, con castagni spesso centenari, rende fruibili questi luoghi anche per scopi turistici e di svago, determinando un ulteriore indotto economico. L'habitat del bosco di castagno risulta poi fondamentale per la selvaggina, per la produzione del caratteristico miele e per la raccolta dei funghi e dei piccoli frutti.
Per tutte queste ragioni - secondo la Coldiretti - è necessario che le istituzioni, oltre a continuare le attività di lotta biologica al cinipide, mettano in campo azioni determinanti per il rilancio del settore.

Fonte: Coldiretti