VERONAMERCATO E MAAP SIGLANO UNA NUOVA INTESA A BUDAPEST. PERBELLINI: COSÌ CRESCONO E SI VELOCIZZANO GLI SCAMBI COMMERCIALI

VERONAMERCATO E MAAP SIGLANO UNA NUOVA INTESA A BUDAPEST. PERBELLINI: COSÌ CRESCONO E SI VELOCIZZANO GLI SCAMBI COMMERCIALI
Mantenere le posizioni e conquistare nuovi spazi, forti della qualità e del prestigio della produzione made in Italy sono gli imperativi che hanno guidato a Budapest la presidente di Veronamercato, Erminia Perbellini e l'amministratore delegato del Maap di Padova, Giancarlo Daniele, dove la settimana scorsa è stato siglato un accordo con il direttore generale del Nagybani l'agrimercato della capitale, Zoltan Hazi. "Con l'intesa i tre mercati si impegnano ad incentivare gli scambi commerciali" spiega Perbellini in un articolo pubblicato sul quotidiano L'Arena.
Attraverso programmi anche di medio-lungo termine, infatti, le tre realtà promuoveranno accordi diretti e joint-ventures tra operatori per i flussi diretti in Ungheria e per quelli provenienti dall'Ungheria, mettendo a disposizione strutture e servizi. I mercati si scambieranno, inoltre, iniziative per far conoscere i rispettivi prodotti, delegazioni di operatori per agevolare l'attività commerciale di import-export ed informazioni sulle quantità commercializzate, su prezzi e previsioni. "Questo accordo è importante per consolidare i rapporti con l'Italia - commenta Tibor Zoltan, direttore del mercato di Budapest -. Praticamente non passa settimana che importanti quantitativi di ortofrutta italiana, in particolare provenienti proprio da Verona e Padova, non entrino nella nostra struttura". Un trend in crescita da ottobre ad aprile, quando la produzione locale si assottiglia.
Il Nagybani è uno dei principali mercati all'ingrosso, specializzati nell'ortofrutta, di tutta l'Europa centro-orientale, dove operano più di 200 ditte grossiste, non solo ungheresi, e circa 300 produttori. "Ovviamente essere arrivati con la nostra rete di 62 operatori, ciascuno dei quali commercializza i prodotti di una decina di aziende agricole, cooperative, contadini, porterà benefici a tutti" aggiunge il coordinatore di Veronamercato Network, Marco Marrapese, che attraverso la missione a Budapest ha preso contatti con i colleghi ungheresi. "Prima della nascita del network d'imprese con postazioni all'agrimercato scaligero, ogni azienda si doveva muovere da sola in ambito internazionale, ora noi offriamo un servizio unico. Il collega ungherese, che cerca un certo prodotto, può essere messo in contatto in tempo reale con i grossisti veronesi" aggiunge Marrapese. "Presentarci insieme, tra l'altro ci facilita nei contatti con la gdo: in Ungheria abbiamo aperto un canale anche con Auchan Budapest – sottolinea -. In più, siamo facilitati nel predisporre carichi misti di ortofrutta contenenti varie specialità, sempre più richiesti dai commercianti all'ingrosso e dalla gdo". Unico neo l'Iva, al 27%, applicata in Ungheria ai prodotti in arrivo da altri Paesi, che potrebbe frenare la voglia di acquistare frutta e verdura venete.

Fonte: L'Arena