IL FUTURO DEL BREEDING SUL KIWI CON … CAIHONG ZHONG – DOCENTE ALL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI WUHAN

IL FUTURO DEL BREEDING SUL KIWI CON … CAIHONG ZHONG – DOCENTE ALL’ACCADEMIA DELLE SCIENZE DI WUHAN
Della Casa – Prof.ssa Zhong, dal suo osservatorio privilegiato qual è il futuro del breeding sul kiwi?

Zhong - L’introduzione di nuove cultivar rappresenta senza dubbio una delle possibilità di segmentazione offerte dal mercato per riuscire a rinnovare l’affezione di buyer e consumatori al kiwi.
La Cina presenta le migliori condizioni per sviluppare nuove varietà grazie all’ampia disponibilità e diversità di materiale genetico presente sul territorio. A questo proposito, presso il giardino botanico dell'Accademia delle Scienze di Wuhan abbiamo la più grande collezione di germoplasma di kiwi nel mondo, che oggi comprende 57 specie, circa 100 varietà e oltre 1.000 accessioni raccolte in 60 diverse regioni geografiche di 20 province. In totale disponiamo di oltre 30.000 semenzali ottenuti mediante ibridazione.
Negli anni recenti le cultivar commerciali sviluppate dalla Cina sono state selezionate utilizzando le zone di “ibridazione introgressiva” (ibridazione e successiva selezione effettuata dall’uomo partendo da zone di ibridazione naturale). Il nostro lavoro di selezione ha portato all’introduzione delle cultivar Jintao, Jinxia, Donghong, Cuixiang e Mantianhong (semenzale), Jinyan and Jinyuan (ibridi)”. Inoltre abbiamo testato 30 cultivar selezionate in tutto il Paese per studiare il collegamento tra caratteristiche commercialmente importanti e livello di ploidia. Spero che questo lavoro di miglioramento genetico possa ora fornire una migliore comprensione per indirizzare le future strategie di selezione, con l’obbiettivo finale di costruire mappe genetiche in grado di sviluppare marcatori molecolari che a loro volta serviranno per la selezione assistita (MAS – Marker Assisted Selection).

Della Casa - Quali saranno i caratteri maggiormente interessanti per le future varietà di kiwi?

Zhong  - Le varietà di actinidia del futuro dovranno presentare le seguenti caratteristiche:  alta conservabilità a 0-2°C per 7 mesi;  elevate qualità organolettica e salutistiche  (gusto delizioso, aumento del contenuto di vitamina C e antiossidanti); resistenza alla batteriosi del kiwi (PSA). Infine, penso che sia interessante lavorare per facilitare la sbucciatura della pelle del frutto e/o renderla  completamente edibile.
Questi obbiettivi potranno essere raggiunti più facilmente grazie alle nuove tecniche di genetica molecolare applicata al miglioramento genetico.

La Prof.ssa Caihong Zhong esporrà oggi la propria relazione, dal titolo “La ricerca, verso nuovi orizzonti”, in occasione del Simposio Mondiale del Kiwi, in programma al centro Congressi di Cesena Fiera. 

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