ELETTO IL SESTO PRESIDENTE DI COLDIRETTI: IL 33ENNE ROBERTO MONCALVO ALLA GUIDA

ELETTO IL SESTO PRESIDENTE DI COLDIRETTI: IL 33ENNE ROBERTO MONCALVO ALLA GUIDA
Il nuovo leader della Coldiretti è Roberto Moncalvo (nella foto), che con i suoi 33 anni è il più giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori presenti in Italia e rappresentate nel Cnel, i cui vertici hanno in media una età di 62 anni.
Come anticipato nella notizia pubblicata lo scorso martedì (cfr. Italiafruit 12 Novembre 2013) l'Assemblea nazionale, con 1,6 milioni di iscritti diffusi su tutto il territorio nazionale, ha eletto il nuovo leader in linea con il processo di rinnovamento della classe dirigente sul territorio dove l'età media dei presidenti regionali è di 46 anni, ben al di sotto dell'età media della classe dirigente italiana di 58 anni, con una punta di 69 anni per i banchieri.
Laureato in Ingegneria dell'Autoveicolo al Politecnico di Torino, è titolare dell'azienda agricola SettimoMiglio, che gestisce con la sorella Daniela a Settimo Torinese (To) in Piemonte. Con una superficie di 15 ettari, storicamente ad indirizzo cerealicolo (grano, mais e orzo), l'azienda nel 2005 ottiene il riconoscimento di "fattoria didattica" e dal 2007 inizia a produrre ortaggi e fragole per la vendita diretta con l'apertura di un nuovo punto vendita aziendale. Nel 2011 promuove la nascita di una piccola cooperativa agricola, Agricoltori Consapevoli.
La partecipazione in Coldiretti di Roberto Moncalvo dura da 17 anni. Entra nel 1996 a far parte del Movimento giovanile; dal 2003 al 2007 è delegato provinciale del Movimento giovanile Coldiretti Torino; dal 2005 è componente dell'Esecutivo nazionale Giovani Impresa; dal 2007 al 2011 è vice presidente di Coldiretti Torino; dal 2009 al 2011 è delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Piemonte. Dal dicembre 2011 Roberto Moncalvo è presidente di Coldiretti Torino. Dal 3 dicembre 2012 è presidente di Coldiretti Piemonte. Dal gennaio 2013 è membro di giunta della Confederazione nazionale di Coldiretti.
Il sesto presidente della storia della Coldiretti avrà il compito di guidare una organizzazione in crescita che ha esteso la propria rappresentanza dalle imprese singole alle cooperative, dal settore agricolo a quello della pesca, dall'agricoltura tradizionale alla filiera agroalimentare con le fattorie, i mercati, e le botteghe di Campagna Amica ed il progetto per una filiera agricola tutta Italiana.
"Sull'Imu ci aspettiamo che il Governo non tradisca gli impegni assunti per l'abolizione definitiva dell'imposta sui terreni e i fabbricati strumentali all'attività agricola". E' quanto ha affermato il neo Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. "Si tratta di non mettere a rischio un intero sistema produttivo con una tassa profondamente ingiusta che andrebbe a colpire direttamente i fattori di produzione delle imprese agricole".
Nel suo intervento, il 33enne neoleader della Coldiretti ha definito un'agenda di priorità che partendo dall'Italia investe l'Europa: "In primo luogo non possiamo perdere terreno nella corsa del paese: ne conosciamo i mali, ma ne conosciamo anche le potenzialità e la forza. Un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche (da questo punto di vista la filiera agricola italiana è forse la miglior testimonianza) rende l'Italia competitiva anche all'interno dei processi di mondializzazione dell'economia e delle idee; uno scudo valoriale apparentemente sommerso, ma saldamente ancorato a principi di solidarietà e di mutualità. Tutto ciò tenendo ben presente che nell'attuale scenario l'agricoltura è fra i pochi settori in grado di generare lavoro, sia in termini di produzioni che in termini di servizio".
"Dobbiamo – ha continuato il neopresidente della Coldiretti - portare Coldiretti, l'agricoltura italiana e il suo modello di sostenibilità totale in Europa, compiutamente. Abbiamo già cominciato a farlo. Dobbiamo proseguire e fare in Europa quello che abbiamo saputo fare in Italia. E' necessaria la nostra presenza nelle fasi di genesi dei processi, quando si definisce l'impostazione di fondo di una trattativa, quando prendono corpo misure la cui ricaduta nel medio termine investirà le nostre aziende, andando a plasmare il destino stesso dell'agricoltura italiana e quindi – dato il peso che essa sta assumendo – in parte le fortune del paese e del suo popolo. Ma è necessario anche agire per cancellare i furti d'identità e di valore che non permettono ai consumatori di acquistare con consapevolezza e che tolgono reddito alle nostre imprese".


Fonte: Agronotizie - Coldiretti