MALTEMPO, INGENTI DANNI ALL'ORTOFRUTTA. PERA EMILIANA CON IL FIATO SOSPESO

MALTEMPO, INGENTI DANNI ALL'ORTOFRUTTA. PERA EMILIANA CON IL FIATO SOSPESO
Ancora maltempo, ancora inondazioni, ancora ingenti danni al territorio. Le piogge di questi giorni stanno lasciando il segno e per l’ortofrutta si preannuncia un altro “bollettino di guerra”. E' presto per fare un bilancio ma, ancora una volta, le conseguenze sembrano pesanti.
In Emilia, la falla nell'argine del fiume Secchia e la successiva rottura del Canale Naviglio hanno causato l'allagamento di ampie aree del modenese. Particolarmente colpite le zone di Bastiglia, Bomporto, fino a Medolla: aziende allagate, coltivazioni di frutta e verdura ko, serre sommerse, trattori e attrezzature fuori uso in quella che è una delle aree della provincia dove si ottengono le pere Igp di maggior pregio.
“Il nostro stabilimento di Sorbara è stato purtroppo interessato dall’inondazione, anche se non in maniera grave”, spiega Giampaolo Nasi (nella foto), direttore di Fruit Modena Group. “I disagi sono comunque pesanti. L’acqua ha provocato un black out che impedisce di proseguire nella normale attività, tanto più che la viabilità è chiusa; tuttavia la situazione è ancora in evoluzione ed è prematuro quantificare i danni. Va tenuto conto che, tutto attorno lo stabilimento, ci sono molte aziende agricole di soci. L’auspicio è che l’acqua non ristagni troppo a lungo nei frutteti e venga scongiurato il rischio di asfissia radicale delle piante”. Nella zona interessata, Fruit Modena Group produce oltre 200 mila quintali di pere ma ci sono anche altre tipologie di frutta.
Per Agrinsieme Emilia Romagna - che attribuisce la colpa del disastro alla "diffusa presenza di nutrie" - si può parlare fin da ora di "milioni di euro di danni".
Non va molto meglio in Toscana. Allagamenti e smottamenti di terreno si sono registrati in tutta la Versilia, con pesanti ripercussioni anche per l'orticoltura in campo aperto. La presenza dell'acqua nei terreni, secondo Coldiretti, potrebbe fare slittare la semina delle coltivazioni primaverili.
In Liguria, ieri, l'assessore regionale all'Agricoltura Giovanni Barbagallo ha convocato il Tavolo Verde, organismo che tratta i problemi del settore agricolo di cui fanno parte, fra gli altri, le associazioni professionali di categoria e le associazioni di cooperazione.
Barbagallo ha assicurato che “sarà fatto il punto sui danni provocati dalle forti piogge e dalle frane che hanno distrutto fiori, frutta e ortaggi, colpendo impianti e serre; poi, sulla base della loro quantificazione, sarà varato un intervento di sostegno ad hoc da parte della Regione Liguria”.
I danni maggiori si registrano nell'Albenganese dove le serre sono finite sott'acqua perdendo gran parte della produzione del periodo, mentre nell'Imperiese sono state colpite soprattutto olivicoltura e vitivinicoltura. (m.a.)

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