IV GAMMA, LA MAPPA DEI CONSUMI: DOMINA LA LOMBARDIA, TOSCANA SECONDA A SORPRESA, BASILICATA FANALINO DI CODA

IV GAMMA, LA MAPPA DEI CONSUMI: DOMINA LA LOMBARDIA,  TOSCANA SECONDA A SORPRESA, BASILICATA FANALINO DI CODA
La IV gamma ristagna, non tutta l'Italia però segue lo stesso andamento. Come spiegato nel precedente articolo «IV gamma, nel 2013 vendite in contrazione» le aree geografiche, più precisamente le regioni, si comportano in maniera molto diversa. Dalle elaborazioni che abbiamo condotto si può comprendere al meglio la geografia dei consumi procapite a volume che hanno interessato gli abitanti del Bel Paese nel 2012-2013.

La situazione al Nord

Ponendo 100 il consumo medio procapite italiano di IV gamma, balza immediatamente all'occhio quali siano le regioni e le zone a più alta incidenza. Prima su tutte la Lombardia con un consumo procapite quasi doppio rispetto alla media italiana, seguita immediatamente dalla Toscana. Altre regioni che rimangono sopra quota 100 sono l'Emilia-Romagna, il Friuli, il Lazio, il Piemonte e la Liguria. In bilico l'Umbria. Significativo il fatto che in Toscana, dove vi è forte tensione competitiva fra le catene della GDO si realizzino consumi di gran lunga superiori a quelli di Area 2, dove è più alta la densità distributiva ma, probabilmente, vi è meno focus su questa categoria come leva competitiva fra i retailers. 

La situazione al Centro-Sud

Vista la minor presenza della GDO, principale veicolo della IV gamma in Italia, è ovvio che al Sud si siano registrati consumi a volume profondamente inferiori alla media nazionale. È il caso di Calabria, Puglia e Campania i cui cittadini consumano a testa circa 1/5 di IV gamma rispetto a quelli lombardi. Fanalino di coda: la Basilicata.


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Pochi Heavy Buyer

Si deve sempre tener conto di un fattore: la penetrazione, ossia quante persone in percentuale acquistano il prodotto in un determinato periodo di tempo. Come spiegato in «Il rilancio della IV gamma frenato dalla mancanza di fiducia della "signora Maria"» gli Heavy Buyer, ossia chi acquista almeno 2-3 volte una busta di insalata alla settimana, sono veramente ancora pochi, circa 1-2 italiani su 10. Si può quindi dedurre che anche la regione Lombardia, nonostante il suo alto livello di consumo relativo, abbia ancora ampissimi margini di miglioramento.

Michele Dall'Olio
Marketing Specialist
michele@italiafruit.net

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