Australia, Coca Cola contro i pomodori italiani

Australia, Coca Cola contro i pomodori italiani
I pomodori italiani sono finiti nel mirino del colosso Coca Cola in Australia. La commissione anti-dumping ha infatti aperto una procedura contro La Doria e La Feger di Gerardo Ferraioli per verificare se le due società italiane abbiano adottato "prezzi inferiori al loro valore normale e la concorrenza sleale abbia causato un danno materiale all'industria australiana".

A promuovere la richiesta di indagine è stata la Spc Ardmona che oltre ai pelati e ai pomodori in scatola si occupa di imbottigliare la Coca Cola in Australia ed è partecipata al 29% dallo stesso colosso delle bevande.

L'accusa sostiene che gli aiuti all'agricoltura della Commissione europea consentano agli operatori italiani di praticare prezzi inferiori a quelli di mercato. Una prima condanna era già arrivata lo scorso anno per 103 dei 105 esportatori italiani di pelati con la conseguenza che erano stati imposti loro dei dazi (fra il 2 e il 9% del prezzo di vendita). La Doria e Feger avevano invece evitato le sanzioni e contano di uscire indenni anche questa volta.

Per Spc, invece, l'industria italiana delle conserve, nel suo complesso, ha ricevuto un miliardo di euro di aiuti fra il 2010 e il 2014 attraverso i programmi europei di politica agricola. Per La Doria il mercato australiano rappresenta circa il 4% del fatturato. La Commissione antidumping fornirà una prima comunicazione sull'indagine il 9 maggio.

Fonte: Borsa Italiana