Xylella, l'embargo francese preoccupa il settore

Suglia: grande stupore. Laporta: ora risposte immediate. De Castro: problema serio

Xylella, l'embargo francese preoccupa il settore
Un'amara sorpresa, per gli operatori pugliesi del settore ortofrutticolo, la decisione della Francia di bloccare le importazioni dalla Puglia di vegetali a rischio Xylella.
Protagonista dell'"embargo" il ministro francese dell'Agricoltura Stéphane Le Foll: "In attesa dell'attuazione di un dispositivo europeo - si legge in una nota - il ministero ha deciso di prendere misure nazionali". La Xylella è un batterio patogeno che attacca gli ulivi e altre piante da frutto. Il decreto operativo da ieri riguarda gli scambi intraeuropei dalla Puglia e le importazioni provenienti da zone infette.

Suglia: amarezza e stupore

“Sono senza parole: noi europei siamo strani perché importiamo tutto e da tutti e poi arrivano decisioni intracomunitarie di questo genere”, commenta a caldo Giacomo Suglia (nella foto di apertura), presidente dell’Apeo e vicepresidente nazionale di Fruitimprese. “Non ce l’aspettavamo, non so se e quanto questa decisione possa coinvolgere, oltre agli ulivi, anche l’ortofrutta in senso stretto; va capito bene, al momento non è chiaro, così come va capito in base a quale criterio è stata adottato il provvedimento. Attendiamo le motivazioni ufficiali e le reazioni da parte dell’Ue, dopo di che vedremo come muoverci nei confronti delle istituzioni, locali e non…”.

Laporta: misura che peggiora una situazione già drammatica


Irritato Michele Laporta (nella foto sopra) coordinatore della  Commissione frutta fresca del Sud di Fruitimprese e titolare di un'azienda pugliese. L'imprenditore non nasconde il proprio disappunto: "La posizione assunta ingiustificatamente dalla Francia va a peggiorare una situazione economica di per se drammatica. Attendiamo che i politici e le associazioni concretizzino dichiarazioni e richieste di interventi a tutti i livelli”.
“Ci auguriamo una soluzione immediata, ma soprattutto una presa di posizione chiara della Ue che non permetta in futuro a nessuno di interpretare le vicende e assumere posizioni autonome", prosegue Laporta. "Potremmo dire con una battuta, rifacendoci a una frase storica che abbiamo fatto la Comunità Europea, ora dobbiamo fare gli europei…”.

De Castro: Xylella sottovalutata, rischio di espansione ad altre regioni

Paolo De Castro nei giorni scorsi ha spiegato che oggetto del provvedimento sono “le giovani piante d’ulivo da trapiantare con potenziale ospite la Xylella, cioè solo materiale vegetativo; l’olio non c’entra”. “Solo alcune specie di alberi possono essere attaccate come il mandorlo, il ciliegio, l’oleandro e poche altre. Ma la Francia, come per il caso mozzarelle, non può prendere una decisione unilaterale, dovrebbe spettare all’Europa".



Al Corriere del Mezzogiorno De Castro (foto sopra) ha detto che la situazione, per la Xylella, è molto seria: “abbiamo a che fare con un patogeno da quarantena e finora hanno parlato tutti tranne gli esperti. C’è bisogno di un’azione immediata. Io mi sono mosso subito, a novembre 2013 con un’interrogazione al Parlamento europeo, quando si manifestò il primo focolaio ad Alezio. Questo insetto vettore sta arrivando a Bari e si sposta verso Nord velocemente, tutta l’Italia rischia di essere infettata”.
 
Il Ministro Maurizio Martina, che sarà in Puglia nei prossimi giorni ha contattato l'omologo francese Foll per ottenere chiarimenti immediati sul provvedimento adottato, sull'area interessata e sulle specie coinvolte, ribadendo che l'Italia sta mettendo in campo le azioni per contenere la diffusione del batterio.

Ma De Castro denuncia: "Per la Xylella ci sono una serie di interventi che creano solo confusione. E dopo la Francia potrebbe essere la Spagna il secondo Paese a muoversi perchè l'allarme è molto sentito e purtroppo noi non abbiamo dato l'impressione di muoverci con determinazione".

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