Ortaggi venostani: «volumi in crescita, qualità eccellente»

Ortaggi venostani: «volumi in crescita, qualità eccellente»
La raccolta delle verdure Val Venosta è iniziata, quest'anno, a metà giugno e terminerà verso la fine di settembre.

"Siamo molto soddisfatti dell'andamento della raccolta - spiega Reinhard Ladurner, responsabile vendite verdure VI.P e direttore di ALPE, una delle sette cooperative ortofrutticole associate VI.P, l'Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta. Infatti, la stagione si profila molto positiva, sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, nonostante il lieve ritardo iniziale. Il particolare clima fresco e ventilato della valle, ha favorito la crescita di prodotti eccellenti e ha permesso di superare ampiamente le aspettative: per quanto riguarda la produzione di quest'anno – prosegue Ladurner - si prospetta un incremento del 25% di prodotto rispetto alla stagione passata".

Il cavolfiore si conferma l'ortaggio più tipico della Val Venosta e copre circa il 95% della produzione; in aggiunta vi sono anche radicchio, insalata iceberg e altre varietà di cavolo. Il particolare microclima della Val Venosta favorisce la coltivazione di un cavolfiore con un‘infiorescenza eccellente: candida, compatta, dal profumo gradevole e dal sapore genuino, un prodotto fresco e naturale sul quale le cooperative venostane svolgono il controllo qualità secondo il protocollo sviluppato da VI.P.  Metodi di produzione certificati e trasparenti tutelano, infatti, sia il consumatore sia l'ambiente. Inoltre, rigide norme di sicurezza e severi sistemi di controllo assicurano la tracciabilità dell'intera filiera produttiva, dalla coltivazione alla consegna e permettono di individuare ogni singolo produttore.



Le condizioni atmosferiche e il particolare microclima di questa regione costituiscono il segreto dell'alta qualità dei prodotti ortofrutticoli. La zona di produzione delle verdure, dai 500 ai 1.000 metri di quota, è caratterizzata dalla costante presenza di sole (circa 300 giorni l'anno), da scarsa piovosità e da una grande escursione termica dovuta all'alternanza di correnti d'aria fredda provenienti dai ghiacciai e correnti d'aria calda dal bacino del Mediterraneo. Tutto ciò dona ai prodotti ortofrutticoli della Val Venosta l'inconfondibile freschezza e croccantezza tipiche delle colture d'alta montagna. Il clima unico, inoltre, rende possibile la produzione di cavolo, insalata e radicchio anche in estate, quando altre zone di coltivazione di pianura hanno già terminato la raccolta.

Le prospettive per la stagione futura mirano, innanzitutto, a consolidare l'ottima produzione e i risultati positivi fino ad ora raggiunti. Si prospetta un possibile aumento della produzione di circa il 5%, grazie alla straordinaria coltura del cavolfiore di cui la Val Venosta è indiscusso leader nazionale.

Fonte: Ufficio Stampa VI.P