Pescheto: concimazione organica e minerale a confronto

Test nel ravvenate: risultati interessanti per fertilità del suolo, produzione e qualità

Pescheto: concimazione organica e minerale a confronto
L'utilizzo del compost come alternativa alla concimazione minerale del frutteto è ormai una tecnica sorretta da solide basi scientifiche, che sembrano evidenziare alcuni vantaggi come il riutilizzo di prodotti di scarto ed il risparmio economico nella gestione delle pratiche agronomiche.
Alcuni ricercatori dell'Università di Bologna, nell'ambito di un progetto coordinato dal Crpv, hanno messo a confronto diverse tecniche di fertilizzazione su un terreno che ospita un pescheto, per valutare gli effetti a lungo periodo su produzione e fertilità del suolo. I risultati sono stati riportati nel numero 31/32-2015 del settimanale Terra&Vita.

Nettarina Stark Redgold su GF 677: cinque strategie di fertilizzazione

La prova sperimentale è avvenuta presso un'azienda del ravennate, con la nettarina Stark Redgold innestata su portainnesto GF 677 e allevato a vaso ritardato, su terreno con pH 7,8. Il confronto è avvenuto tra le seguenti strategie di fertilizzazione:
-    Concimazione minerale: 100kg/ha di P e 200kg/ha di K all'impianto + 130 kg/ha l'anno di N frazionati in fioritura-diradamento-post raccolta (50-50-30);
-    Letame: 10t/ha all'impianto + 5t/ha l'anno in primavera;
-    Compost misto: 50% rifiuti domestici + 50% residui di potatura e sfalcio, stabilizzato per circa 3 mesi, pH 8,1 e C/N pari a 7,9. Questo compost misto è stato a sua volta utilizzato in 3 strategie differenti:
1) 10t/ha all'impianto + 5t/ha l'anno in un'unica soluzione in primavera
2)  5t/ha l'anno frazionato in due tranche (60% primavera e 40% autunno)
3) 10t/ha l'anno frazionato in due tranche (60% primavera e 40% autunno)

Risultati sulla fertilità del suolo

Dai rilevamenti sul suolo, è emerso che la somministrazione di compost ad alta dose (strategia 3) ha portato evidenti benefici nella concentrazione di azoto nitrico in autunno (17,4 mg/kg suolo secco) e, indipendentemente dalla dose, ha aumentato il C microbico rispetto alla concimazione minerale nella rilevazione invernale (340-418 µg/g suolo secco contro 149 µg/g suolo secco).

Da segnalare anche come nella rilevazione estiva a luglio la somministrazione di compost misto avesse incrementato la ritenzione idrica del suolo, sensibilmente rispetto al controllo non trattato ed in maniera meno evidente rispetto alle altre strategie.

Risultati su produzione e qualità

La somministrazione frazionata di compost misto ha portato ad un incremento significativo della produzione (23,9t/ha) rispetto al controllo (20,9t/ha) e alla concimazione minerale (21,8t/ha). Risultati interessanti anche sul peso del legno di potatura, che risulta inferiore con la somministrazione di compost rispetto alla concimazione minerale, pur sottolineando che ad un aumento della dose di compost corrisponde un aumento del peso.



Per quanto riguarda la qualità, dalle rilevazioni effettuate sullo stacco principale, l'ammendante compostato misto a dose maggiore (strategia 3) sembrerebbe apportare un incremento di peso (142g) rispetto alla concimazione minerale (137g). Rispetto ai dati riportati nella tabella sottostante, durezza ed acidità del frutto sono diminuite dopo circa 10 giorni di frigo-conservazione e dopo una settimana di shelf-life.



Fonte foto e tabelle: Terra&Vita