Cimice: «pere, quest'anno nessuna ripercussione commerciale significativa»

Aldrovandi (Fruit Modena e Opera): piena fiducia nella stagione nonostante l'insetto

Cimice: «pere, quest'anno nessuna ripercussione commerciale significativa»
I pericoltori del modenese sono preoccupati per la veloce e consistente diffusione della cimice marmorea. Non tanto per la stagione in corso, per la quale – come spiega a Italiafruit News il frutticoltore Adriano Aldrovandi, presidente della cooperativa Fruit Modena Group e di OPERA S.c.a. – "non ci saranno ripercussioni significative a livello commerciale (stimiamo qualche punto percentuale di prodotto da commercializzare fresco in meno del previsto)", quanto per la prossima estate quando la temuta cimice potrebbe registrare una ulteriore espansione incontrollata se non ci sarà un clima più normale. Se sono gli effetti del cambiamento climatico mondiale non lo possiamo sapere, oggi, ma di sicuro il luglio più caldo di sempre dal 1800 (Fonte: ISAC – CNR) e in generale questa estate estremamente torrida hanno probabilmente contribuito all'aggravamento della situazione. Che in alcuni areali è "grave", conferma Aldrovaldi: "La cimice marmorea – dice il frutticoltore – ha danneggiato in modo importante le coltivazioni di Santa Maria, William e William rossa di circa cinquanta aziende socie di Fruit Modena Group. Ma la presenza dell'insetto, con danni moderati e stimabili tra l'1 ed il 5% della produzione, si osserva praticamente in tutte le aziende e su tutte le varietà. E ciò ovviamente ci deve preoccupare per il futuro" sottolinea.

Quest'anno pere più piccole ma più buone

"Il danno provocato dalla cimice sui frutti è comunque ben visibile e ciò consente un'agevole e completa eliminazione dei frutti interessati già in fase di raccolta" evidenzia il presidente di Fruit Modena Group e di OPERA. "Per quanto riguarda altri aspetti della stagione in corso va certamente sottolineato come il forte sole e la ridottissima piovosità abbiano avuto i loro effetti sulla frutta. La pezzatura è infatti inferiore a quella media degli ultimi anni, però quest'anno le pere sono ancora più buone del solito da mangiare, grazie alla maggiore concentrazione di zuccheri e di sostanza secca nei frutti determinata dal clima. Sono sicuro che i consumatori se ne accorgeranno" conclude Aldrovaldi.  

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