Halloween, Coldiretti: trionfa la zucca italiana

Halloween, Coldiretti: trionfa la zucca italiana
Al posto delle diavolerie cinesi che mettono al rischio la salute e la sicurezza dei bambini, per celebrare la notte di Halloween, tradizionale ricorrenza originaria del Nord America celebrata tra il 31 ottobre ed il 1 novembre, si registra una tendenza all'acquisto di un'autentica, sana e divertente zucca che registra un boom proprio in questi giorni.

E' quanto afferma la Coldiretti nel segnalare che per quanto la zucca nel nostro Paese venga consumata in media per oltre un chilo a testa soprattutto per preparare gustosi banchetti, piuttosto che per decorare le case, è indubbio che l'affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo "mercato" delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di italiani.

La coltivazione della zucca in Italia - stima la Coldiretti - si estende su circa 2mila ettari con una produzione di circa 35 milioni di chili. Le regioni più interessate alla coltivazione risultano essere Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana. Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da "competizione" con esemplari che possono arrivare anche a 400 chili di peso (il record mondiale spetta ad un coltivatore svizzero che nel 2104 ha prodotto una zucca di 1.054 chili).

Quest'anno - sottolinea la Coldiretti - la produzione di zucche Made in Italy è stabile e buona è la qualità anche perché accanto a varietà internazionali molti imprenditori agricoli italiani sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca marina di Chioggia del Veneto, la zucca violina di Ferrara, la zucca di Castellazzo bormiola in Piemonte e la zucca lardaia di Siena. Il prezzo al consumo – precisa la Coldiretti - si mantiene sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, tra uno o due euro al chilo, in funzione delle dimensioni e della qualità.

Fonte: Coldiretti