Un gennaio avaro di soddisfazioni per i grossisti

Infomercati: male pomodori, cavoli e agrumi; in rialzo le quotazioni di melanzane e peperoni

Un gennaio avaro di soddisfazioni per i grossisti
E' un gennaio complicato quello che si sta per chiudere sui Mercati all'ingrosso nazionali. Infatti, stando alle ultime rilevazioni del Consorzio Infomercati, si evidenzia un perdurare della congiuntura sfavorevole che ha investito gran parte delle orticole invernali in queste ultime settimane. Finocchi, verze, cavolfiori e broccoli viaggiano a prezzi medio-bassi compresi tra gli 0,30 e gli 0,70 euro al chilo su tutte le piazze. Lo spinacio, nonostante le nevicate e il freddo di questi giorni, non viene venduto a più di 0,70 euro al chilo.

Tra le poche note positive ci sono i rialzi delle ultime sedute per melanzane e peperoni. Le prime sono quotate a 1,30 al chilo sia per quanto riguarda il prodotto italiano che quello spagnolo mentre i peperoni arrivano anche ai 2 euro al chilo. In questo caso, tuttavia, l'offerta si mantiene alta ed i quantitativi che vengono movimentati non sono elevati.

Molto complessa la situazione dei pomodori per i quali spicca la qualità del prodotto spagnolo rispetto al prodotto siciliano e olandese. I prezzi per il grappolo e il cuor di bue variano da 1,30 a 1,70 al chilo. Per quanto riguarda il ciliegino si segnala un'offerta più elevata rispetto alla media con il prodotto di alta qualità che viene scambiato fino a 3 euro al chilo ma con una media generale che si attesta sull'euro al chilo.

Sul fronte frutta sono stabili gli scambi di kiwi e mele mentre di più difficile lettura è l'andamento della campagna delle pere per le quali si registrano vendite inferiori, rispetto agli ultimi anni, nei mesi di novembre e dicembre; l'assenza di problemi qualitativi fa però ben sperare per i prossimi mesi. Al contrario, si mantiene pesante la situazione per gli agrumi. Sui mercati è presente una grande quantità di prodotto di piccola pezzatura, soprattutto per quanto riguarda Tarocco e Navel. I calibri 4 e 6 vengono pagati 1,30-1,40 al chilo ma la maggior parte del prodotto, di calibro inferiore, è venduto tra gli 0,50 e gli 0,70 euro al chilo.

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