Agrumi, Uruguay osservato speciale

L'Ue invia una delegazione per controllare l'avanzamento della "macchia nera"

Agrumi, Uruguay osservato speciale
In aprile una delegazione europea per la salute delle piante farà tappa in Uruguay per valutare i progressi che il settore agrumicolo sta facendo per fermare la diffusione della macchia nera degli agrumi – o citrus black spot, causata dal fungo Guignardia citricarpa Kiely –, una delle più devastanti malattie al mondo del comparto agrumi.

Dalla seconda metà del 2015, infatti, la filiera nazionale sta attuando un programma d'azione ad hoc che garantirebbe una miglior tracciabilità attraverso nuovi metodi di controllo e di trattamento dei prodotti.

La macchia nera degli agrumi ha trovato le condizioni ideali per svilupparsi a seguito delle forti piogge primaverili del 2014. La qualità della produzione agrumicola era stata danneggiata in maniera grave, tant'è che l'anno scorso l'export di agrumi verso l'Unione europea è sceso del 27% portandosi a sole 98mila tonnellate. Gli ispettori europei sono molto preoccupati e andranno sul campo a controllare.

Il settore uruguaiano, intanto, sta intensificando il commercio con altri mercati. In primis quello degli Usa, dove nel 2015 le spedizioni sono aumentate del 21% (15 mila tonnellate totali) grazie all'opportunità di non pagare dazi all'esportazione, ma anche per la crescita della domanda nel periodo estivo. A fronte di questa tendenza, negli ultimi tre anni i produttori dell'Uruguay hanno introdotto nuovi impianti di varietà senza semi, come Murcott, Tango, Orr e Orri.
 
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