Italiani di domani? Più vecchi, nerd e vegetariani

Ecco la fotografia scattata dal primo studio di «Italiani.Coop»

Italiani di domani? Più vecchi, nerd e vegetariani
Europeisti traditi, italiani per le grandi occasioni, ma fondamentalmente local. E domani? Saremo tutti ancora più old, nerd e vegetariani. Questa, in sintesi, la fotografia scattata dallo studio "Un secolo di Italiani: come eravamo, come siamo e come saremo", primo speciale di "italiani.coop", nuovo progetto di ricerca comunicazione di Coop Italia il cui lancio è stato presentato ieri a Milano.

"Parlare solo di consumi non basta più – ha dichiarato all'Ansa Albino Russo, responsabile dell'Ufficio Studi Coop – L'Italia, a dispetto dei dati macroeconomici, non è affatto ferma, in realtà è un Paese che sta cambiando volto. Gli italiani stanno operando una delle metamorfosi della loro storia e noi vogliamo cogliere le direzioni di questo cambiamento".
 
Dall'analisi "Un secolo di Italiani", curata con l'ausilio di fonti interne e la collaborazione di prestigiosi istituti di ricerca (Nielsen, Doxa, Pew Research Center, Ref Ricerche), emergono indicazioni positive per il settore ortofrutticolo.

Le previsioni in materia di cibo, infatti, dicono che gli italiani mangeranno sempre più frutta e verdura, carboidrati e formaggi, mentre caleranno il consumo di carne, pesce e dolci. Oggi le paure maggiori non derivano dalle preoccupazioni economiche, ma dalla manipolazione e dall'inquinamento ambientale.

"Non è un caso – sottolinea lo studio – che gli italiani siano molto sensibili ai contenuti di freschezza e naturalità dei prodotti alimentari (si dichiarano tali il 62% del campione a fronte di una media Ue del 51%) con distacco superiore ai 10 punti percentuali rispetto agli altri europei. Un divario che esplode, con quasi 20 punti di differenza, nella sostenibilità ambientale dell'azienda o del prodotto (83% e 81% di preferenze dell'Italia contro 66% e 64% dell'Europa). Se un anno fa il 13% degli italiani affermava di consumare abitualmente prodotti vegan, il 49% già immaginava che i propri consumi sarebbero cambiati in quella direzione nei decenni successivi".

La vera aspirazione degli italiani del domani, si apprende dalla ricerca, sarà avere figli, mentre si rileva un interesse minore per fare tanti soldi nella vita, studiare e diventare famosi.

Sono previsti importanti cambiamenti anche per quanto riguarda il lavoro, perché la maggioranza dei nostri connazionali preferirebbe occuparsi di Information Technology: "Ci immaginiamo meno manager e più nerd, persino più agricoltori", spiega lo studio che rileva come nel 2065 la popolazione scenderà a 53 milioni di abitanti, esattamente quanti eravamo nel 1968. In compenso vivremo di più: le donne supereranno i 90 anni di età, gli uomini 87 e solo il 13% della popolazione sarà composta da under 14.

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