Alma Seges scommette su Django F1

Il melone retato precoce di HM.Clause al centro delle strategie per crescere in Europa

Alma Seges scommette su Django F1
Alma Seges punta sul melone Django F1. Dopo tre anni di prove e test in collaborazione con il distributore “la Casa del Seme” di Santa Cecilia di Eboli e con i tecnici della ditta sementiera HM.Clause per conoscerne l’adattabilità ai diversi terreni e le corrette epoche di trapianto, la società cooperativa campana ha deciso di investire su questa tipologia per incrementare la presenza dei meloni della Piana del Sele sui mercati più importanti del Nord Italia ed europei nel periodo primaverile ed estivo precoce. 

Il “retato” rappresenta una specie molto importante per Alma Seges per motivi programmatici e logistici (rotazione delle colture, razionale impiego della manodopera...), commerciali (domanda in crescita) e… di tradizione: già negli anni Sessanta del secolo scorso i commercianti mantovani venivano a far coltivare i meloni retati in questa area della Campania per avere primizie di qualità anticipate rispetto alle aree del Nord Italia.

Django F1 si esprime al meglio con trapianti a partire dal 10 marzo (serra) fino a quelli che ricadono alla fine di aprile (pieno campo) per raccolte da fine maggio fino a metà luglio. I frutti hanno una rete molto forte ma allo stesso tempo elegante che li rende subito riconoscibili da produttori, commercianti e consumatori. 

L’innovazione di Django F1 è rappresentata dalla polpa soda, molto più dolce e conservabile delle varietà fino ad ora coltivate. Il peso specifico dei frutti è molto elevato grazie alla alta densità della polpa ed alla cavità placentare piccola; queste caratteristiche, insieme all’alta conservabilità (long shelf life), lo rendono adatto anche all’esportazione nei Paesi del nord Europa. 

“Nel 2016 Django F1 - si sottolinea da HM.Clause -  è al suo secondo anno di coltivazione su larga scala, con buoni risultati di crescita sull’anno precedente. La sua osservazione, su una superficie di coltivazione quest’anno di alcune centinaia di ettari, ormai quasi tutti raccolti, ci ha permesso di valutarne le caratteristiche: il melone ha confermato l’ottimo comportamento in campo, già apprezzato lo scorso anno. La pianta, dall’eccezionale rusticità, ha sopportato molto bene il difficile andamento climatico del 2016, mantenendo un’ottima produttività”.

“Il frutto sempre ben retato, pieno, con ottimo colore interno ed aromatico - evidenza ancora HM.Clause -  è stato valutato positivamente soprattutto dai grandi produttori, che ne hanno apprezzato anche l’eccellente capacità di conservazione. Django F1, come altre nostre varietà, mantiene a lungo una morbidezza della polpa che rende il frutto appetibile già pochi giorni dopo la raccolta. L’interesse dimostrato dagli operatori del settore nei suoi confronti ci rende ottimisti riguardo al successo della varietà nei prossimi anni. Siamo convinti che Django F1 diventerà una varietà di riferimento per il melone retato italiano”.

La coltivazione "firmata" Alma Seges avviene in un’area particolarmente vocata: pur essendo un’area relativamente piccola con circa 28.000 ha di Sau, la Piana del Sele ospita circa 8.000 ettari tra serre e pieno campo, i cui prodotti sono quasi tutti destinati all’esportazione. 

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