«Tuscia», la nuova frontiera del kiwi verde

«Variazione genetica di Hayward, ne colma le lacune»

«Tuscia», la nuova frontiera del kiwi verde
Si chiama Tuscia, la nuova varietà di kiwi a polpa verde, frutto del lavoro di miglioramento genetico made in Italy, facente capo all'Università di Pisa e all'Università della Tuscia. Per capire tutti i segreti di questa new entry nel panorama varietale dell'actinidia, la redazione di Italiafruit News ha intervistato Renato Spada, titolare dell'azienda vivaistica Co.N.Vi. vivai di Brisighella (Ravenna), licenziataria della varietà assieme a Battistini vivai di Cesena.

"Tuscia è una variazione genetica di Hayward – afferma Spada – che testiamo da ormai nove anni, per cui siamo ottimisti circa l'affidabilità di questa nuova selezione. La prima caratteristica interessante da evidenziare è la presenza di fiori singoli, con una conseguente riduzione del tempo necessario al diradamento dei fiori, oltre alla netta diminuzione del numero di frutti cosiddetti "doppioni"; la produzione è più costante ed uniforme rispetto ad Hayward, con un peso medio dei frutti di circa 130 grammi, mentre a livello qualitativo si evidenziano valori di sostanza secca superiori, ed un grado brix pari a 9-10 a maturazione commerciale".



A livello agronomico (vigore e portamento) la pianta non presenta grosse differenze rispetto ad Hayward, mentre la conservabilità dei frutti è tendenzialmente superiore, rendendo la cultivar idonea a spedizioni oltremare. "Tuscia – spiega Spada – è una varietà molto interessante per i produttori di actinidia in quanto colma le lacune di Hayward; in sostanza, sia chi deve rinnovare impianti obsoleti sia chi deve impiantarne ex-novo, potrà fare affidamento su una cultivar che già conosce con meno difetti".

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