Glifosate, da ieri primi divieti in Italia

Il Ministero della Salute revoca l'autorizzazione a 85 prodotti fitosanitari, plauso di Coldiretti

Glifosate, da ieri primi divieti in Italia
Da ieri, 22 agosto, in Italia è bandito l'uso del glifosate, il diserbante più diffuso nel mondo e sospettato di avere effetti cancerogeni. In attuazione del Regolamento Ue 1313 dell'1 agosto scorso, con un decreto del 9 agosto, il ministero italiano della Salute ha, infatti, disposto la revoca delle autorizzazioni all'immissione in commercio di 85 prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva "glifosate". Revoca finalizzata all'impiego di questi prodotti nella fase di "pre-raccolta, al solo scopo di ottimizzare il raccolto e la trebbiatura" delle colture. Le scorte giacenti, comunque, potranno essere commercializzate ancora per tre-sei mesi, a seconda di chi ne farà uso, ma dovranno essere rietichettate entro il 20 settembre 2016.

Tra veti incrociati di associazioni ambientaliste e astensioni da parte di alcuni Stati membri (tra i quali anche l'Italia, al Consiglio dei ministri agricoli Ue di giugno) il glifosate è da anni al centro di polemiche per i suoi presunti effetti nocivi sulla salute umana e sull'ambiente. Finora la Iarc, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro che fa capo all'Organizzazione mondiale della sanità, lo ha classificato come "probabilmente cancerogeno", mentre l'Efsa, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, come "probabilmente non cancerogeno". Entro la fine del 2017, però, l'Echa, l'Agenzia europea per le sostanze chimiche, dovrà completarne la valutazione degli effetti. Da qui la decisione della Commissione di Bruxelles di rinviare ancora una volta il verdetto finale.

Il decreto 9 agosto del ministero della Salute stabilisce anche il divieto d'uso di prodotti fitosanitari contenenti glifosate "nelle aree frequentate da popolazione o gruppi vulnerabili" definiti dal decreto legislativo 150/2012, quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a scuole e strutture sanitarie. 

L'autorizzazione comunitaria per la commercializzazione del glifosate era scaduta a fine giugno del 2012 e la Commissione Ue l'aveva già prorogata due volte. Poi, nel giugno scorso, la decisione di una terza proroga alla fine del 2017. 

"Con questa scelta l’Italia si conferma all’avanguardia in Europa e nel mondo nelle politiche rivolte alla sicurezza alimentare ed ambientale ma non siamo all’altezza nella difesa dei cittadini se non verranno bloccate le importazioni dai Paesi che continuano ad utilizzare il glifosate in preraccolta", sottolinea il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

L'agricoltura italiana, rileva, "è la più green d’Europa con il divieto all’utilizzo degli ogm e il maggior numero di aziende biologiche ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi quattro volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 14 volte quella dei prodotti extracomunitari (5,7%)". (rq)