Sagra dell'Ortica, spunti per unire le eccellenze

Sagra dell'Ortica, spunti per unire le eccellenze
Se “Restart d’Italia” deve essere, si deve fare i conti con l’Italia vera, quella della base e le sue manifestazioni. La Sagra dell’Ortica di Malalbergo, un laboratorio sociale a cielo aperto con al centro la riscoperta dell'ortica, segna dal 2013 un +20% annuale di affluenza, perseguendo il grande progetto visionario di “unire le eccellenze ferraresi” e “diventare modello riproducibile”. La sagra proseguirà fino al 4 settembre con una serie di riflessioni sull'Italia, quella vera.

La cultura popolare è la spina dorsale di un’Italia che vuole ripartire recuperando i propri tesori e tradizioni, tessendo una nuova socialità a più attori, per una cultura del cibo che coniughi usanze e tradizioni del territorio, il volontariato, le aziende (che in pochi anni hanno messo in produzione ben 12 specialità all’ortica), le scuole, il Comune, l’Università, le piattaforme digitali e i centri di ricerca in una dinamica ‘olistica’

La cultura popolare è la spina dorsale di un’Italia che vuole ripartire recuperando i propri tesori e tradizioni, tessendo una nuova socialità a più attori: si spazia da convegni che aiutano l’auto-consapevolezza verso il cibo che mangiamo sino ai concorsi di bellezza e talento, passando per il ballo, le mostre di fotografia e la musica popolare e rock: al centro, quello che si sta consolidando come un vero e proprio modello in divenire, la riscoperta di un alimento cosiddetto povero, l’ortica, con le sue valenze ecologiche e le sue componenti nutritive, per una cultura del cibo che coniughi usanze e tradizioni del territorio, il volontariato, le aziende (che in pochi anni hanno messo in produzione ben 12 specialità all’ortica), le scuole, il comune, l’Università e i centri di ricerca in una dinamica ‘olistica’.

Sagre, feste popolari, incontri culturali e social network: si moltiplicano spontaneamente le presenze digitali di questo progetto; questa somma di “conversazioni” consistono infatti in manifestazioni popolari di una comunità coesa che si sente coinvolta e che lascia tracce profonde nel tessuto sociale.

Ecco una caratteristica di questa case history, la sua continuità: le iniziative che per tutto l’anno si sono intrecciate consolidando questo laboratorio sociale sono state molteplici. L’Associazione degli Amici dell’Ortica di Gianni Bonora, unitamente al Club “Civiltà della Qualità” di Adriano Facchini e ad altre organizzazioni hanno tessuto una serie di incontri/condivisioni: dopo la nutrita partecipazione ad Expo Milano in ben 4 occasioni è seguita la presenza al Misen di Ferrara con il convegno “Comunicare il cibo” con Vincenzo Tassinari, economista e manager, Lisa Bellocchi, presidente Arga e Fabrizio Bellavista di Emotional Marketing; la partnership con la Sagra dell’Asparago Igp di Altedo; la partecipazione alla presentazione stampa della 19esima Fiera dell'Aglio Dop; l’introduzione di nuovi prodotti come la Piada all’Ortica del brand Roberto ed il Farro all’Ortica della Luzi (sono dodici i prodotti messi in produzione da varie aziende in collaborazione con la Sagra: ad essi vanno aggiunti gli accordi di diffusione dei prodotti con Coop e Conad); l’anteprima a villa Marana di Bologna, che ha visto gli interventi di Alberto Lazzarini (consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti), Monia Giovannini (sindaco di Malalbergo), Gianni Bonora (presidente dell’Associazione Amici dell’Ortica), Fabrizio Bellavista di Emotional Marketing, Francesco Avanzini (direttore Commerciale di Conad) e Serenella Dalolio, antropologa, coordinati da Adriano Facchini.

Infine svariati incontri in vista della puntata milanese de “Il Festival della Crescita” del sociologo Morace. Per giungere agli aspetti di punta del programma di fine estate: grandi incontri di approfondimento su “Acqua, Uova e carne, pomodori e piante spontanee”, in uno sforzo corale per aumentare la consapevolezza delle proprietà del cibo e di momenti di formazione legati ad aspetti agricoli del territorio, come la mostra pomologica nell’ambito di ‘S-frutta la sagra’ e l’escursione alla ricerca di erbe commestibili.

Fonte: Associazione Amici dell'ortica di Malalbergo