Marmellate e confetture a prova di crisi

Trend particolarmente positivi per specialità, referenze dietetiche e biologico

Marmellate e confetture a prova di crisi
Marmellate, confetture e composte non conoscono crisi: stando ai dati Iri Infoscan riferiti all'anno terminante a febbraio 2016 ne sono state vendute circa 44,6 milioni di chili, l'1,6% in più del precedente periodo di riferimento. In valore la crescita è invece del 3,3% in virtù di un dato assoluto pari a 263,1 milioni di euro. In particolare evidenza le specialità (+29% a volume e valore) e le confetture dietetiche (+8,2% a volume, +10,4% a valore) che restano tuttavia una nicchia. Prosegue il momento positivo del biologico: le composte di frutta "senza residui" valgono infatti oltre 60 milioni di euro, l'8,2% in più dell'anno precedente. 

In un contesto così dinamico non sorprende il progressivo ampliamento dell'offerta per venire incontro alle esigenze dei consumatori, che oltre al bio guardano con sempre maggiore interesse alle linee gourmet e alle referenze con proprietà nutrizionali specifiche. Mentre i primi tre player (Rigoni, Zuegg, Hero) coprono  poco meno del 50% del valore di un mercato nel quale spicca il "peso specifico" dei supermercati, accreditati del 68% circa delle vendite complessive. A livello geografico il Nord-ovest precede il Nord-est (33,6 contro 27,4% delle vendite); Centro e Sardegna assorbono il 23,8% del totale, nettamente inferiore la quota del Sud (15,3%).

Copyright 2016 Italiafruit News