Produzione, export, mercati, consumi: tutto sulla mela italiana

Il prodotto-salute per eccellenza soffre a livello di consumi. Nuovi sbocchi

Produzione, export, mercati, consumi: tutto sulla mela italiana
Le mele rappresentano il primo prodotto frutticolo a livello di consumi familiari oltre ad essere il motore trainante dell'export nazionale di settore. Hanno triplicato i volumi mossi dall'inizio del millennio. Tra i tanti primati del settore melicolo, anche la percezione salutistica gioca un ruolo fondamentale. 

Produzione mondiale in crescita

La produzione mondiale di mele si attesta a circa 80,8 milioni di tonnellate: i primi cinque Paesi, escludendo la Cina, rappresentano oltre il 18% del totale. Stando ai dati Faostat 2013, il produttore leader ad oggi è proprio la Cina con oltre 39,7 milioni di tonnellate. Al secondo posto gli Usa - in lento declino dagli anni Novanta - con 4 milioni di tonnellate. Gli altri quattro attori ricadenti nella top five sono Turchia (3,1 milioni di tons), Polonia (3,1 mio di tons), Italia (2,2 mio di tons) e India (1,9 mio di tons). L'unico a non presentare crescite dai primi anni Sessanta è proprio il Bel Paese, che mantiene stazionarie le proprie produzioni.

produzione-mele-mondo-fao-ifn     

Dal Trentino Alto-Adige il 67% delle mele italiane

Stando ai dati Istat, le produzioni italiane di mele (2,5 milioni di tonnellate nel 2015) si concentrano in due grandi poli che raccolgono più del 50% della superficie totale investita: la provincia di Trento (18%) e quella di Bolzano (33%). Durante il 2015, il Trentino-Alto Adige ha prodotto 1.663.119 tonnellate che rappresenta il 67% del totale italiano. Le altre regioni protagoniste a livello produttivo sono il Veneto (11%), il Piemonte (6%), l'Emilia-Romagna (6%) e la Campania (3%).

produzione-italia-regioni-mele-ifn

Export triplicato dal 2000 grazie all'extra-Ue

La mela è il frutto italiano più esportato in assoluto ed è anche quello tra i primi quattro (mele, uva da tavola, kiwi, pomodori) a presentare l'incremento in termine di valore più importante dal 2000 con un +227% (fonte Eurostat). Questa performance è da attribuire principalmente alla diversificazione dei Paesi Extra Ue, che oggi rappresenta il 38% del totale.
 
export-mele-fresche-italia-2016-ifn

Dall'analisi su dati Eurostat, elaborati dal Monitor Ortofrutta di Agroter, si evince che dal 2000 al 2015 l'export italiano di mele fresche è incrementato infatti da 264 a 866 milioni di euro.

Questa grande evoluzione è stata possibile appunto grazie alla diversificazione dei mercati: oltre al potenziamento della Germania, principale destinazione per le mele italiane ad inizio millennio, e di altri Paesi europei, si è assistito all'apertura del mercato nord africano e di quello medio orientale.

I nuovi mercati

Negli ultimi 16 anni, il numero dei mercati di destinazione è aumentato del 50%, passando da 62 a 93 e registrando un significativo incremento negli ultimi sei anni (+24%). Rispetto al 2014, il 2015 ha visto l'entrata di nuovi mercati di destinazione per la mela italiana tra cui la Macedonia, la Costa d'Avoria, il Ghana, l'Indonesia e la Guinea.

mercati-destino-export-mele-fresche-italia-2016-ifn
 

Nord Africa e Medio Oriente

In queste due nuove aree commerciali spicca l'Egitto, che nel 2015 ha pesato per il 35% sul totale di Nord Africa e Medio Oriente, seguito dall'Arabia Saudita (18%), Algeria (15%), Libia (11%), Emirati Arabi (8%) e Giordania (7%). Se confrontato con il totale delle esportazioni italiane nel 2015, invece, l'Egitto ha costituito l'10% di quota, posizionandosi come secondo principale mercato di destinazione subito dopo la Germania. Il mondo delle mele è riuscito così in poco tempo a creare un nuovo pool di paesi che pesa quasi come una Germania addizionale.

export-mele-fresche-nord-africa-medio-oriente-italia-2016-ifn

Consumi: le mele trascinano a fondo la categoria frutta

Dal biennio 2010-2011 al 2014-2015, i consumi domestici di mele tra le famiglie italiane hanno subito un calo dei consumi a quantità del 7% a fronte di una leggera erosione del prezzo/mix del 2%. Durante questo periodo anche la categoria frutta è calata di circa 7 punti percentuali; la mela è stato il primo prodotto responsabile di questa perdita.

Stando alle elaborazioni dal Monitor Ortofrutta di Agroter su dati Osservatorio Ismea-Nielsen, anche nel primo semestre del 2016, continua il trend negativo dei consumi spinto dalla stagnazione generale della grande distribuzione.

Prodotto salutistico per eccellenza

"Una mela al giorno toglie il medico di torno", non è solo un detto ma anche una forte percezione da parte degli italiani: alla domanda "quali sono secondo lei i frutti che fanno meglio alla salute?", la prima risposta è appunto "le mele", seguite da arance e banane. Al contrario degli altri due prodotti però, i consumatori non hanno saputo indicare il perché dell'effetto benefico delle mele (Fonte: Monitor Ortofrutta 2014).

mela-prodotto-salutare-ifn
 


Copyright 2016 Italiafruit News