Mele Civ eco-sostenibili, la stagione parte bene

Mele Civ eco-sostenibili, la stagione parte bene
Porte aperte agli impianti di mela Fujion. Il tradizionale appuntamento autunnale organizzato dal Civ (Consorzio Italiano Vivaisti) di San Giuseppe di Comacchio (Ferrara) si è svolto quest'anno in due tappe: il 29 settembre in Emilia Romagna e l'11 ottobre in Piemonte. Alle visite in campo hanno partecipato numerosi addetti ai lavori, fra tecnici, agricoltori e operatori commerciali, provenienti anche da regioni diverse, in particolare Trentino Alto Adige.

L'obiettivo – come negli anni passati - è stato quello di approfondire gli aspetti tecnico-agronomici della varietà presentata dal Civ quattro anni fa nell'ambito della serie di varietà "Sweet Resistants®", ossia mele dolci e resistenti alla ticchiolatura brevettate dal Consorzio vivaistico ferrarese.

"La varietà di melo Fujion – dice Marica Soattin, direttrice del Civ – conferma i propri punti di forza: resistenza alla ticchiolatura, grado zuccherino elevato, ottima produttività". Ad oggi sono 16 i gruppi privati e cooperativi italiani che hanno aderito al progetto. Tra il 2014 e il 2015 il progetto è cresciuto fuori Italia, allargandosi al territorio ungherese attraverso il gruppo Kite (www.kite.hu) che ha acquisito diritti di impianto per una superficie totale di 250 ettari.
"Fujion sta interessando molti operatori – continua Soattin - e allo stato attuale sono state vendute quote per un totale di 460 ettari. Un gruppo ungherese ha acquistato piante per 250 ettari. In Italia sono stati messi a dimora fino ad oggi 120 ettari e altri lo saranno nei prossimi mesi".

Il progetto Fujon prevede lo sviluppo della varietà per 750 ettari in tutta Europa fino al 2018 attraverso la sottoscrizione di quote minime di impianto di 10 ettari ciascuna.

Modi®: al via la Campagna 2016-2017
Buona la partenza, stando alle stime preliminari del raccolto 2016 della mela Modì®, la cui produzione stimata di prodotto di prima categoria dell'emisfero Nord si dovrebbe attestare intorno a circa 16.500 tonnellate: di queste, il 70% proviene dalla produzione europea del Gruppo Modi Europa, il restante 30% è invece di produzione turca, serba e russa.

Modì® Civg198, brevettata dal Civ, è il frutto naturale dell'incrocio tra le varietà Liberty e Gala. Nel comparto delle mele, si è ritagliata uno spazio fortemente identitario grazie alle sue caratteristiche di croccantezza, succosità, giusta dolcezza e anima "ecologica".

Modì® è il frutto di una pianta particolarmente resistente alle principali malattie del melo ed è precoce in termini di raccolta. Queste caratteristiche garantiscono una maggiore facilità nella gestione della pianta e del frutteto e si traducono in minori interventi in campo, e in generale in una forte riduzione dell'impiego di fattori produttivi, cui fa da contraltare una produttività elevata e costante. Una mela "green", nel senso che la produzione di Modì® genera una riduzione fino al 49% di emissioni di gas serra nell'atmosfera (unica mela con misurazione Carbon Footprint), rispetto ad altre mele di riferimento alle stesse condizioni di produzione.

Nuovi operatori scelgono Modì®, dall'America all'Australia
Cresce l'interesse nel mondo nei confronti di questa produzione: nel Progetto Modì® sono infatti recentemente entrati, come partner licenziatari, la sudamericana Dole Cile e l'australiano Freshmax Group, che prevedono una produzione in contro stagione in forte aumento nei prossimi anni. Nuovi player sono anche i californiani di Farmington Fresh: questi ultimi, nonostante un progetto ancora in fase preliminare, hanno grandi ambizioni per il prossimo triennio, in termini di crescita produttivo-commerciale.

Sostenibilità ambientale
"C'è grande interesse degli operatori nazionali e internazionali attorno al nostro progetto Sweet Resistants® - sostiene Pier Filippo Tagliani, Presidente del Civ - con l'obiettivo complessivo del Progetto Modi® di raggiungere entro il prossimo triennio circa 1.000 ettari complessivi di impianti a livello globale nell'Emisfero Nord/Sud".

Il programma di Ricerca & Sviluppo del Civ si connota sempre più per la sua ispirazione ‘verde': "Puntiamo da sempre – spiega Tagliani - sulla massima sostenibilità ambientale con varietà caratterizzate da naturale rusticità e vigoria delle piante; buona adattabilità alla produzione integrata nonché biologica, oltre ovviamente a quella convenzionale con produttività elevata; produzione a basso impatto ambientale grazie alla tolleranza alle malattie ed alle ridotte esigenze idriche e nutrizionali; frutti di ottima qualità dal sapore distintivo, con ottime caratteristiche di consistenza e shelf-life".

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