Umbria, la lenticchia di Castelluccio di Norcia è salva

Umbria, la lenticchia di Castelluccio di Norcia è salva
A Castelluccio di Norcia (Perugia) sono arrivate le seminatrici. L'annuncio della governatrice dell'Umbria Catiuscia Marini ha dato il segno dell'importanza che viene attribuita al tema. Ieri mattina mattina – dopo che nella giornata di domenica la pesante attrezzatura necessaria, con seminatrici e trattori a cingoli, ha raggiunto il Pian grande, trainata dai mezzi dell’Esercito – gli agricoltori, a bordo dei trattori, hanno raggiunto i loro campi passando per la strada provinciale 477, quella che in poco più di 20 chilometri collega Norcia al borgo e per la cui riapertura hanno lottato a lungo. La strada senza la quale sarebbe stato praticamente impossibile cominciare la semina.

La semina, dunque, adesso sta per cominciare e la lenticchia di Castelluccio è salva. Ma il lavoro per riportare alla vita il piccolo borgo è appena iniziato. Il prossimo obiettivo è che la strada possa tornare ad essere aperta definitivamente per i primi di giugno – quando le piante fioriranno e dando vita allo spettacolo della fioritura – per fare in modo che i turisti possano ammirarlo come fanno ormai da decenni. Salvata l’agricoltura, bisogna salvare anche il turismo.

"L’arrivo dei trattori e degli altri mezzi agricoli - dicono dalla Federazione locale della Coldiretti - scortati nell’altopiano, salva lo straordinario spettacolo della fioritura della lenticchia di Castelluccio atteso da 250mila turisti, ma anche una specialità divenuta il simbolo della riscossa delle aree terremotate. Una corsa contro il tempo per garantire la sopravvivenza di un prodotto simbolo delle aree terremotate che alimenta un importante indotto economico ed occupazionale e svolge un effetto traino per il turismo e l’intero settore agroalimentare".

Fonte: Umbriaon