Lotta alla Drosophila, un drone per amico

Una ricerca scozzese impiega le nuove tecnologie per la difesa delle colture

Lotta alla Drosophila, un drone per amico
La lotta alla Drosophila suzukii fa leva sulle nuove tecnologie. I ricercatori dell’Università di Aberdeen, in Scozia, stanno infatti studiando l’applicazione dei droni come innovativo sistema di monitoraggio del moscerino dei piccoli frutti.

Il motivo è presto detto: i droni sono in grado di individuare gli insetti molto più velocemente dei metodi tradizionali (come ad esempio le trappole), intercettandoli direttamente in volo. Per fare ciò saranno sviluppati sistemi di elaborazione delle immagini per distinguere in modo automatico i moscerini da altri insetti.

La Drosophila suzukii è un parassita polifago che attacca moltissime specie frutticole e viticole. In modo particolare sta creando danni a ciliegie, fragole, lamponi e piccoli frutti, uva. Con questo progetto, i ricercatori scozzesi intendono perfezionare la diagnosi precoce (una delle possibili chiavi per contenere il parassita che si diffonde molto rapidamente), in modo che i produttori possano intervenire in maniera puntuale limitando i danni alle colture.

“Una delle principali sfide del nostro lavoro - spiegano i ricercatori - sarà lo sviluppo di un metodo che identifichi automaticamente la presenza della Drosophila tra gli altri parassiti. I nostri partner olandesi dell'Università di Wageningen sono specializzati nella elaborazione delle immagini e l'obiettivo è sviluppare un sistema di acquisizione delle immagini che permetta un conteggio automatico e, quindi, misuri con precisione l'intensità delle infestazioni”.

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