Attualità
I pericoltori? In California diventano artigiani
Appunti per sfruttare la storia e le peculiarità di un territorio vocato
A volte basta una storia positiva da raccontare, creatività ed energia "da vendere" per dare un'immagine distintiva a un prodotto territoriale, creare nuova domanda e quindi sostenere l'economia di una zona vocata. E' il caso - di successo - delle pere della California, la cui produzione è concentrata nelle contee di Sacramento, Mendocino e Lake. Qui sono presenti sessanta pericoltori, riuniti nel California Pear Advisory Board, che producono il frutto negli stessi appezzamenti (l'ampiezza media degli impianti è di 52 ettari) dove lo coltivavano i loro padri e, in molti casi, i loro nonni. Un fattore differenziante rispetto alla "breve" storia americana.
La "famiglia" rappresenta, in un certo senso, un valore emozionale che, dal 2014 a questa parte, l'agenzia di comunicazione Farmers Communication Exchange sta cercando di veicolare al consumatore, con la gestione a 360 gradi delle attività di marketing e comunicazione: dall'organizzazione di insoliti eventi consumer come le cene a base di pere su ponti immersi nella campagna, alla partecipazione a manifestazioni culinarie di ampio respiro qual è per esempio il "Farm to Fork Festival" di Sacramento, dalla collaborazione con chef e ristoratori locali alle relazioni con i mezzi di comunicazione off-line e on-line per la promozione di articoli, pubblicità, concorsi, visite in azienda e così via.
A fare da traino al mix di iniziative sono stati innanzitutto i social network, come Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest. Il settore delle pere californiane, in pochi anni, è stato infatti in grado di costruirsi un pubblico on-line di 40mila persone, creando consapevolezza tra gli americani e aumentando al contempo il proprio valore.
Ogni settimana sono pubblicati dai due ai cinque post su Facebook e Instagram, mentre su Twitter dai quattro ai dieci post. L'anno scorso il programma editoriale sui social ha previsto la diffusione di 226 contenuti personalizzati. Inoltre, secondo i dati dell'agenzia, ogni giorno quasi 50 persone visitano il sito web di California Pear Advisory Board (www.calpear.com). Un bell'esempio cui ispirarsi che ci sentiamo di condividere.
Copyright 2017 Italiafruit News
La "famiglia" rappresenta, in un certo senso, un valore emozionale che, dal 2014 a questa parte, l'agenzia di comunicazione Farmers Communication Exchange sta cercando di veicolare al consumatore, con la gestione a 360 gradi delle attività di marketing e comunicazione: dall'organizzazione di insoliti eventi consumer come le cene a base di pere su ponti immersi nella campagna, alla partecipazione a manifestazioni culinarie di ampio respiro qual è per esempio il "Farm to Fork Festival" di Sacramento, dalla collaborazione con chef e ristoratori locali alle relazioni con i mezzi di comunicazione off-line e on-line per la promozione di articoli, pubblicità, concorsi, visite in azienda e così via.
Il pilastro della strategia di comunicazione è il concetto di produttore-artigiano che porta avanti il mestiere di famiglia
Le cene a base di pere sono diventate un appuntamento imperdibile dell'estate
A fare da traino al mix di iniziative sono stati innanzitutto i social network, come Facebook, Instagram, Twitter e Pinterest. Il settore delle pere californiane, in pochi anni, è stato infatti in grado di costruirsi un pubblico on-line di 40mila persone, creando consapevolezza tra gli americani e aumentando al contempo il proprio valore.
La comunicazione nel passato rispetto a quella odierna
Ogni settimana sono pubblicati dai due ai cinque post su Facebook e Instagram, mentre su Twitter dai quattro ai dieci post. L'anno scorso il programma editoriale sui social ha previsto la diffusione di 226 contenuti personalizzati. Inoltre, secondo i dati dell'agenzia, ogni giorno quasi 50 persone visitano il sito web di California Pear Advisory Board (www.calpear.com). Un bell'esempio cui ispirarsi che ci sentiamo di condividere.
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