Puglia, la lenticchia di Altamura è Igp

Puglia, la lenticchia di Altamura è Igp
La lenticchia di Altamura (Bari) diventa Indicazione geografica protetta. L'ufficialità con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea n. 337 con l'iscrizione della denominazione “Lenticchia di Altamura” nel registro europeo delle Indicazioni geografiche protette.

"Una vittoria per centinaia di agricoltori, cooperative agricole, aziende di lavorazione delle sementi, grossisti e confezionatori - sottolinea in un comunicato il consorzio che unisce produttori pugliesi e lucani - che per quasi tre anni hanno lavorato assieme per ottenere questo importante riconoscimento. La lenticchia sarà prodotta non solo in agro di Altamura come reca il nome stesso, ma in tutta l’area appulo-lucana che comprende i paesi di Ruvo di Puglia, Minervino Murge, Spinazzola, Corato, Andria, Gravina in Puglia, Poggiorsini, Cassano, Santeramo, Montemilone, Genzano di Lucania, Palazzo San Gervasio, Irsina, Tricarico, Matera, Banzi, Forenza e Tolve".

"Il marchio Igp - sottolinea Antonio Nisi, presidente del Consorzio - rappresenta il frutto di un lungo lavoro da parte di tutti gli afferenti al Consorzio, oggi 104, nato per valorizzare, tutelare e promuovere la Lenticchia di Altamura la cui produzione rappresenterà un valore aggiunto, in grado di supportare gli agricoltori che la coltivano e dare una marcia in più alle produzioni".

La lenticchia di Altamura è una granella secca, ottenuta dalle varietà Laird ed Eston, presenta una colorazione che va dal verde al marrone e con una forma appiattita con un calibro che va dai 3 ai 7 mm di diametro. Il legume ha un’ottima consistenza e un alto contenuto di ferro e proteine, facilità di cottura e soprattutto un profumo e un sapore unici, conferiti proprio dalla terra dove ha origine: la Murgia.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno