Vendere in Cina, il Cile punta sulle «vending machine»

Installati a Pechino 100 distributori automatici di mirtilli

Vendere in Cina, il Cile punta sulle «vending machine»
Il Cile - primo esportatore di mirtilli al mondo, con circa 100mila tonnellate di volumi spediti a stagione - sta sperimentando il canale della distribuzione automatica per espandere le sue vendite di piccoli frutti nel continente asiatico, partendo dalla Cina. Un canale, quello del vending, che è attualmente molto popolare tra i consumatori cinesi che ricercano spuntini sani e freschi.

"La Cina è il mercato globale che è cresciuto di più nella stagione 2016/17, registrando il +77% delle spedizioni di mirtilli freschi rispetto alla stagione precedente", spiega Andrew Armstrong, direttore esecutivo del Comitato dei mirtilli di Asoex, l'associazione cilena degli esportatori di frutta.

"La chiave per aumentare ulteriormente le nostre esportazioni - sottolinea Armstrong - è la realizzazione di campagne di promozione innovative".

Ed è proprio per questo motivo che Asoex, in collaborazione con Miss Fresh - una delle principali aziende di e-commerce in Cina - ha da poco installato a Pechino 100 distributori automatici che offrono confezioni di mirtilli a marchio "Blueberries from Chile".

"I nostri mirtilli - conclude Armstrong - sono una ottima soluzione di snack, soprattutto per la sicurezza sanitaria e gli elevati valori nutrizionali". Ma non solo: in base ai risultati di uno studio svolto da Asoex sui consumatori della metropoli di Guangzhou, nel Sud della Cina, i driver di acquisto principali dei mirtilli cileni sono il sapore (88%), la dolcezza (46%), la croccantezza (31%) e la succosità (23%). Circa il 51% degli intervistati, inoltre, dichiara di acquistare il prodotto cileno una volta a settimana, mentre il 60% ne compra almeno due o tre confezioni per ogni atto d'acquisto.

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